Investito nel cortile del manicomio. Ricoverato il curatore della mostra su Chernobyl
Sbalzato sul cofano di una macchina impazzita all’interno dell’ex manicomio. E’ accaduto ieri pomeriggio alle 16 a Granzette Rovigo), dove Devis Vezzaro stava concludendo una visita guidata nella struttura insieme a volontari e associati de “I luoghi dell’abbandono“. A investirlo, sembrerebbe di proposito, un rodigino che aveva avuto in gestione l’ex casa di cura in passato recente, un 70enne ben conosciuto dalla vittima. Dalle prime indiscrezioni risulta che l’investitore avesse già assunto un atteggiamento ostile verso Vezzaro, tanto da beccarsi una denuncia per stalking e atti persecuori. Mezzora dopo il gesto folle si sarebbe costituito spontaneamente. Per il ferito, trasportato d’urgenza in ospedale, contusioni assortite, tagli al volto, da valutare i danni agli arti di destra, gomito, ginocchio e clavicola in particolare dopo il volo pauroso sul parabrezza di fronte agli occhi attoniti di numerosi testimoni. La prognosi parla di 25-30 giorni.
“Non credevamo potesse arrivare a tanto – ha commentato la compagna della vittima, raggiunta telefonicamente al suo capezzale -, è stato investito alle spalle dopo una breve discussione. Nessuno parli di auto pirata. Alla nostra denuncia nulla si era mosso, ora tutti stanno arrivando. A mio marito è andata tutto sommato bene, gli organi vitali sono a posto ma per riprendersi fisicamente ci vorrà tempo”. Devis Vezzaro, insieme alla moglie Erika e ai tanti collaboratori dell’associazione con sede a Dueville, è il curatore della mostra multisensoriale “Il silenzio assordante di Chernobyl” che chiuderà i battenti, come da programmi, il 26 agosto nell’ex caserma Borghesi a Vicenza. Già da vari mesi gli stessi appassionati di fotografia e location abbandonate avevano ultimato le richieste e i permessi a Ulss 5 ed altri enti locali, ottenendo regolarmente in convenzione l’ex manicomio di Granzette per le attivita culturali, organizzando tour fotografici guidati nei week end.
Per l’investitore due le ipotesi di reato: tentato omicidio o lesioni aggravate. Un attimo di follia sul quale potrebbe cadere come aggravante la premeditazione, ipotesi che potrebbe prendere piede viste le precedenti molestie denunciate dai vicentini. Indaga la polizia locale.