Maltempo sui social. Tra allarmismi esasperati, fake news, critiche e bufale
C’è un’altra ondata che in queste ore affianca quella del picco di pioggia che sta mettendo in apprensione i vicentini: il “fiume in piena” di avvertimenti e commenti sui social. Ci si trova a navigare tra (finora almeno) eccessi di allarmismo, annunci in anteprima su scuole, uffici pubblici e impianti sportivi, critiche su decisioni prese dalle autorità, bufale su esondazioni imminenti, oltre alle immancabili teorie complottiste. Difficile orientarsi e districarsi anche tra le turbolenze del web, così non rimane che affidarsi alle “voci” ufficiali di enti come Regione Veneto, Provincia di Vicenza e i Comuni oltre alla prefettura. Mentre si attende la fine dell’emergenza, incrociando le dita. In pieno allarme rosso meteorologico, non sono pochi a lasciarsi andare a ipotesi da discutibili a strampalate, tra chi paventa il recupero dei giorni di scuola a Natale e chi prevede scenari apocalittici.
Stop scuola. Dall’ora di pranzo di ieri, domenica, è iniziato il proliferare di notizie sulla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per il lunedì (oggi). Caccia alle conferme tra le raffiche di post facebook e nei gruppi di messaggistica istantanea, soprattutto quelli composti da classi di studenti, fino alla notizia della sospensione delle lezioni addirittura per due giorni, giunta nel primo pomeriggio. Risultato? Tanti adolescenti hanno fatto conoscenza – e qualcuno di loro lo ha pure osannato – con il nome del prefetto Umberto Guidato, il vicentino più cliccato della domenica. E, nella fascia d’età 11-19 anni, forse il più amato. In questo caso, almeno, le “previsioni” si sono avverate, nonostante tanta confusione intorno.
Vacanze prolungate. Per qualcuno, spinto dalla volontà di “agganciare” vacanze impreviste con quelle già assicurate dal ponte di Ognissanti, tutti a casa anche mercoledì 31 ottobre, giornata di festa sì ma in America, non qui. “Si starà a casa per Halloween! Evviva” ha scritto uno studente scatenando uno tsunami nei gruppi chat di mezza provincia. Nulla di vero. Stando alle decisioni assunte finora dalle autorità preposte mercoledì si tornerà tra i banchi di scuola, anche se solo per un giorno. Con buona pace di chi sognava una settimana intera di vacanze fuori programma.
Vacanze di Natale. Di stamattina, infine, la voce insistente del possibile recupero delle due giornate di sospensione delle lezioni durante le festività natalizie. Una fake news in piena regola e, rispetto ai desideri dei più giovani, in controtendenza stavolta. A smentire la falsa credenza il comune di Vicenza: “Nulla di più falso – assicura l’assessore cittadino alla Formazione Cristina Tolio -. Si tratta di un messaggio creato ad arte per confondere le famiglie e creare disagio nelle amministrazioni, impegnante a fronteggiare l’ondata di maltempo, uno scherzo di cattivo gusto da parte di ignoti”.
Esondazioni fantasma. Anche a pochi chilometri più a nord, a Dueville, giunta comunale costretta a una secca smentita, questa volta riguardo al tam tam infondato di avvertimenti riguardo imminenti punti critici lungo il fiume Astico e affluenti. “In queste ore stanno circolando avvisi su app di messaggistica, in particolare su whatsapp e gruppi facebook, su presunti forti rischi di esondazioni – si precisa con una nota -. Tali notizie, al momento, risultano inattendibili. Il monitoraggio dei corsi d’acqua principali e secondari sul nostro territorio prosegue e, allo stato attuale, non desta situazioni di pericolo”. Anche il sindaco di Vicenza si appella al buon senso dei cittadini. “Non vanno creati inutili allarmismi – dice Francesco Rucco – è importante che tutti si tengano informati attraverso i canali ufficiali”.
Tecniche militari. Tra i naviganti della rete spunta anche chi ricorda agli amministratori che “da tempo i fenomeni meteorologici ed i terremoti si possono creare, lo sapete?”, alludendo con tanto di hashtag a iniziative di carattere militare. Dalle teorie complottiste a quelle ambientaliste più estreme, che additano all’eccessiva cementificazione del suolo la causa delle calamità atmosferiche in corso, alludendo a una sorta di ribellione della natura.
Fabbriche e uffici. Tornando alla questione chiusura delle scuole, qui si contano a decine i messaggi di chi ha lanciato un appello per la contemporanea serrata di fabbriche e uffici. Chi per paura, chi per necessità, chi in nome di una sorta di par condicio. “E i figli dove li lasciamo se noi genitori lavoriamo?” si legge in uno dei gruppo Facebook del Bassanese. “Vanno in macchina sia quelli che accompagnano i figli a scuola che i lavoratori” in un altro e così via sulla stessa tendenza. E c’è pure chi, spinto da encomiabile spirito civico, regala consigli ai sindaci a suon di post. Uno per tutti: “Pulite i fiumi e i fossi e tombini tagliate gli alberi dove serve per far defluire l’acqua”, come quello rivolto a Valter Orsi, primo cittadino di Schio.
Pallone bagnato. Infine, in ambito sportivo e precisamente nel calcio dilettantistico, qualcuno ieri mattina richiedeva un intervento d’ufficio della Figc volto al rinvio delle gare sui campi della provincia. Il monito consisteva nell’ipotesi di uno stillicidio di incontri non disputati o sospesi, e magari qualche raffreddore. I comitati, sulla scorta delle indicazioni meteo, al contrario, hanno deciso di non intervenire e lasciare agli arbitri le valutazioni caso per caso: a buona ragione, visto che per i campionati senior solo nelle località montane di Treschè Conca e Recoaro a conti fatti non si è giocato. Fango e ombrelli in quantità ma pochissimi i triplici fischi anticipati a causa del maltempo. Nemmeno in altre discipline sportive si segnalano particolari disagi, salvo il rinvio degli allenamenti all’aperto previsti oggi e forse domani tra le associazioni e società che non dispongono di impianti al coperto.