Serra per la coltivazione di cannabis fai da te in bagno. Denunciato un 33enne: è recidivo
Si trova da ieri agli arresti domiciliari in casa propria a Dueville ma dovrà trovarsi un altro “hobby” il coltivatore di cannabis (recidivo) che lunedì scorso è stato colto in fallo dai Carabinieri della locale Tenenza, che già da un mese osservavano l’andirivieni di gente dal suo alloggio ed erano in attesa di intervenire. A tradire in maniera definitiva un 33enne del posto, già noto alle forze dell’ordine e al Tribunale per fatti legati allo smercio di sostanze illecite, è stato l’inconfondibile odore di marijuana che gli stessi militari hanno percepito dall’esterno dell’edificio, ottenendo quindi il via libera per il blitz e la perquisizione completa dell’appartamento occupato dall’uomo.
Circa 3 anni fa, nell’aprile del 2020, nello stesso indirizzo di viale della Repubblica era stato “pizzicato”: ai tempi era un insospettabile, meccanico di professione e incensurato. Si era dichiarato un “consumatore incallito”, ma era emersa allora una realtà diversa in sede giudiziale che ha portato a una condanna di 1 anno e 8 mesi, con pena sospesa.
L’azione più recente dei Carabinieri duevillesi si è concretizzata nel pomeriggio di lunedì, trovando all’interno dello stabile G.T. – dal comando provinciale dell’Arma sono state rese note le sole iniziali del fermato -, cittadino italiano in precedenza già denunciato per fatti analoghi, a quanto pare quindi del tutto incurante di trovarsi nelle condizioni di “sorvegliato speciale” da parte delle forze dell’ordine. Nell’appartamento i militari hanno rivenuto circa 300 grammi di marijuana stoccata in vasi di vetro, già essiccata e suddivisa e quindi pronta all’uso. Sempre qui è stata smantellata una serra artigianale, allestita all’interno di un bagno, completa di sistema di ventilazione, lampade per il riscaldamento ed essiccatoio. Oltre ai residui dei precedenti “raccolti”, sono state trovate e sequestrate quattro piante in crescita all’interno della stanza da bagno.
Ampia coltivazione di cannabis in appartamento: carabinieri arrestano incensurato
Il 33enne, arrestato in flagranza di reato e denunciato per coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, è stato poi rilasciato con l’obbligo di rimanere nella stessa abitazione, in regime di arresti domiciliari. Decisione poi confermata dall’udienza di convalida del Gip di Vicenza. Fino al processo, salvo nuovo ordine, il coltivatore in proprio di cannabis dovrà quindi rimanere all’interno delle mura domestiche. A “liberare” il bagno, ci hanno pensato le forze dell’ordine.