Vandali s’introducono in stazione: devastate la sala d’attesa e la porta d’accesso

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Approfondimenti in corso sia da parte del Comune, che di Carabinieri della tenenza locale e della Polfer in merito al raid vandalico che ha interessato la sala d’attesa della stazione dei treni di Dueville nei giorni scorsi, sulla linea Vicenza-Schio. Un episodio che risalirebbe con ogni probabilità alla serata di venerdì – il danno è stato scoperto sabato 25 gennaio -, e che riguarda la porta in vetro spesso forzata e gli interni dello stabile messi, dove i pochi mobili ancora presenti sono stati spaccati e gettati a terra, al pari di una mappa di carta.

La sala d’attesa, negli ultimi tempi, risulta chiusa al pubblico. Senza quindi la possibilità di ripararsi dal clima rigido invernale agli utenti e, pendolari e occasionali. Condotta questa, su cui la stessa amministrazione comunale annuncia di voler approfondire con Rfi, l’ente che gestisce le infrastrutture ferroviarie. A renderlo noto è oggi il sindaco Giuliano Stivan, recatosi sul posto stamattina per un sopralluogo in prima persona. Quel poco che rimaneva nella sala, è stato fatto a pezzi e gettato sul pavimento.

“Purtroppo qualcuno si è introdotto nella sala d’attesa solo per il gusto di fare dei danni, probabilmente un gruppetto di persone, visto che all’interno dello stabile non esiste nulla di valore apprezzabile. Stiamo lavorando per mettere a disposizione dei Carabinieri i filmati di videosorveglianza disponibili, anche per dare un orario preciso. Poi – continua Stivan – valuteremo il da farsi su come intervenite affinché in futuro non si ripetano episodi simili in stazione, i cui spazi sono sotto competenza di chi ha in gestione la rete su binari. Inoltre, mi risulta che la sala rimanga chiusa pure di giorno: se è vero, questo non va affatto bene, approfondiremo la questione”.

Il raid di qualche buontempone si sarebbe concretizzato probabilmente venerdì di sera, con le corse ferme dei convogli da e verso l’Altovicentino e con il favore del buio in una serata caratterizzata da foschia nella zona, quindi in totale assenza di occhi indiscreti. La vecchia porta d’ingresso in metallo e vetro è stata rotta in più punti, frantumandolo, vicino alla maniglia, così è stato agevole l’accesso a sconosciuti – per ora almeno – che ne hanno fatto quindi un luogo di ritrovo, agendo indisturbati.