Elezioni, Rucco replica a Possamai: “Il Pd sa solo gettare discredito e fare terrorismo psicologico”
Giacomo Possamai tra ieri e stamattina puntava il dito contro la “squadra” Rucco per la “campagna acquisti indecorosa” e per i “mancati utili promessi di Agsm Aim” e non si è fatta attendere la replica del sindaco uscente di Vicenza sostenuto dal centrodestra e dalla lista civica che porta il suo nome. Animando la contesa elettorale a due a ormai poco più di una settimana dal secondo e decisivo voto dei cittadini di Vicenza. Quello del ballottaggio.
Sono termini assai forti quelli che impiega oggi Francesco Rucco nel contrattacco politico che tiene banco sui temi degli apparentamenti con i candidati sindaci in “fuori gioco” e della multiutility di servizi, citando testualmente parole come “sciacallaggio“, “terrorismo psicologico“, “narcotizzare la città di Vicenza” e chiamando in causa il Comune di Verona da un anno a guida centrosinistra con il sindaco ed ex calciatore Damiano Tomasi.
Il riferimento è alla notizia emersa tra venerdì e sabato in cui vengono citati 2,3 milioni di euro di “utili fantasma, così definiti da Possamai, conteggiati nel bilancio del Comune di Vicenza ma secondo il candidato avverso di fatto inesistenti. “Noi continuiamo a lavorare per il bene della città, le risorse collegate agli utili ci sono – lo smentisce così Rucco – e le decisioni sull’utilizzo degli stessi vengono prese non dall’amministratore delegato Stefano Quaglino, che ha avuto la sfiducia e la richiesta di revoca di tutto il CdA precedente e di metà dell’attuale – quello che non ha la targa del Partito Democratico – e che ha un’indagine a suo carico in corso sulla vicenda Compago da noi denunciata, ma dal Consiglio di Amministrazione.
Ancora una volta si chiarisce qual è la trama che sta tessendo il mio avversario intorno alla città, collegata al Pd locale, regionale, nazionale e ad una rete di poteri che toglieranno libertà e democrazia a Vicenza. Noi siamo abituati a prenderci impegni, non a fare promesse. Il Pd di Possamai e Schlein racconta una storia che non esiste allo scopo di narcotizzare una città che deve continuare ad essere libera. Usare AGSM-AIM come un randello per il ballottaggio in corso è di una scorrettezza che qui non avevamo mai visto. Non ci sono utili fantasma, ci sono i fantasmi delle lobby del PD. Quelli sì”.