Ennesima rissa in centro, sospesa per la terza volta la licenza al bar “Ai due calici”
Sospensione della licenza ed immediata chiusura dell’attività per 30 giorni, l’ordinanza è stata firmata dal questore di Vicenza Paolo Sartori dopo l’ennesima rissa avvenuta in Contrà Pescherie Vecchie in pieno centro storico ai danni del bar “Ai due calici”. Per il locale questa è la terza chiusura forzata in pochi mesi, la prima è avvenuta lo scorso marzo e, due mesi dopo, per gli stessi motivi è arrivata la seconda notifica di sospensione dell’attività a causa di continue risse e comportamenti pericolosi. L’ultimo episodio in ordine di tempo è stato accertato nella notte tra sabato 26 e domenica 27 novembre quando gli agenti della squadra volanti sono intervenuti per le segnalazioni di cittadini esasperati da ciò che stava accadendo.
Il fatto è accaduto poco prima delle 3 di notte, una trentina di persone hanno dato vita ad una mega rissa e a quell’ora l’unico locale aperto era proprio il bar Ai due calici, i poliziotti al momento dell’intervento hanno visto fuggire le persone protagoniste del brutto episodio e una volta giunti nell’esercizio pubblico hanno trovato la porta chiusa a chiave notando alcune persone al suo interno. Il proprietario ha cercato di eludere i controlli fingendo la chiusura dell’attività ma non è bastato, i poliziotti, infatti, avevano provveduto a bussare più volte alla porta d’ingresso del locale senza mai ricevere risposta, non appena hanno ripreso il servizio di pattugliamento, il titolare e gli altri soggetti sono usciti per poi allontanarsi rapidamente. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza presenti in zona e quindi è scattata l’ordinanda del questore.
Gli agenti, inoltre, sono venuti in possesso anche di filmati amatoriali, notando tutti i partecipanti alla rissa. Per la gravità di quanto accaduto e per la continua protrazione di situazioni gravemente compromissorie per l’ordine e la sicurezza pubblica, oltre che per l’incolumità e la tranquillità della cittadinanza è stata disposta la sospensione della Licenza e l’immediata chiusura per un periodo di 30 giorni.
Il bar “Ai 2 Calici” il 29 marzo e successivamente 30 maggio era già stato chiuso,
rispettivamente per 15 e per 10 giorni, in considerazione delle gravi problematiche di ordine e sicurezza pubblica che si erano venute a creare negli ultimi tempi, culminate in ripetuti episodi di rissa che avevano visto coinvolti gruppi di avventori del Locale, in un caso anche con aggressione e ferimento di Agenti di Polizia.
I soggetti all’epoca coinvolti, palesemente ubriachi, non si erano limitati a compiere atti di inciviltà nella piazza antistante al bar, ma si erano affrontati violentemente, tra urla e schiamazzi, provocando, tra l’altro, l’effrazione della porta di ingresso di un condominio che si trova nella stessa piazza, uno degli avventori era stato ripreso mentre teneva in mano una pistola semiautomatica. Al momento dell’intervento tutti i soggetti coinvolti si erano dati alla fuga; 2 di essi, fermati dai poliziotti, erano stati poi condotti in questura per il prosieguo degli accertamenti. Nei loro confronti il questore aveva emesso altrettanti decreti di divieto di accesso ai pubblici esercizi del centro storico di Vicenza per un periodo di 2 anni.
“Ancora una volta – ha evidenziato il questore Paolo Sartori – quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica nei pressi di un Locale pubblico cittadino già colpito da provvedimenti di sospensione della Licenza per fatti analoghi, sono stati di una gravità inaccettabile. Ed anche in questa occasione, solamente grazie all’immediato intervento degli Agenti della Squadra “Volante” è stato possibile impedire che gli eventi potessero assumere una connotazione ben più tragica. Le mie determinazioni odierne, pertanto, hanno lo scopo di porre argine ad una problematica peraltro, come è noto, già emersa e anche sanzionata in passato, che ha creato non poche criticità sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica. Personalmente, con i Provvedimenti emessi oggi, ho ritenuto non più tollerabile una situazione del genere”.