Fallimento Vicenza Calcio, Lane all’asta entro fine aprile. Debiti a quota 11 milioni
Sono circa 150 i creditori che hanno effettuato la procedura di insinuazione nel fallimento del Vicenza Calcio: le richieste superano i 13 milioni di euro, ma il curatore fallimentare Nerio De Bortoli, esaminati i casi uno ad uno, ieri ha presentato in tribunale un progetto che prevede il riconoscimento di crediti fino a 11 milioni 281mila euro (stralciando o riducendo alcune posizioni, non riconosciute). L’udienza per la definizione dello stato passivo si è svolta davanti al giudice Giuseppe Limitone ed è durata alcune ore: la novità più rilevante è la conferma che nel giro di poche settimane si svolgerà l’asta per la cessione della società fallita (e della squadra).
La gara, è stato confermato da fonti giudiziarie, dovrebbe avvenire entro la fine di aprile. De Bortoli non ha rilasciato dichiarazioni. Fra i creditori quello con cui la società ha il debito più gravoso è sicuramente il fisco: l’Agenzia delle entrate chiede al fallimento oltre 9 milioni di euro, richiesta a cui il curatore avrebbe risposto con una controproposta più ridotta che tiene conto del piano di rientro con la rateizzazione già in parte avviata negli anni scorsi.
Nell’elenco dei creditori sono presenti i dipendenti della società, senza paga negli ultimi mesi del 2017 e fino al 18 gennaio 2018 (data in cui è subentrato il curatore). E’ presente l’attuale allenatore Nicola Zanini, l’ex allenatore Franco Lerda e sono naturalmente inseriti i giocatori, compresi alcuni nomi del passato: Isnik Alimi, Davide Bianchi, Andy Bangu Luzayadio, Andrea Beduschi, Massimiliano Giusti, Federico Giraudo, Alessandro Malomo, Kevin Magri, Stefano Giacomelli, Luca Milesi, Gianmario Comi, Niko Bianconi, Alex Valentini, Nicola Turi, Pietro De Giorgio, Luigi Cuppone, Stefano Fortunato, Nicola Ferrari, Housem Ferchichi, Davide Di Molfetta, Cristian Zaccardo, Daniele Viola, Luca Andrea Crescenzi, Bryan Costa, Marco Augusto Romizi, Smith Renny Piers, Matar Dieye, Lorenzo Tassi, Amidu Salifu.
Giudice e curatore hanno rinviato l’udienza fra 15 giorni. Resterebbero infatti cinque posizioni da definire, si prevede che in questo termine si possa trovare una soluzione per poi procedere alla definizione dell’asta. All’acquirente, o acquirenti, non verranno naturalmente addebitati i passivi del fallimento, con l’eccezione dei debiti sportivi (il cui totale potrebbe aggirarsi in circa un milione di euro).