“Fermiamo le grandi opere”. Corteo No Dal Molin blocca Vicenza
Almeno 700 i manifestanti “no base”, assieme ai comitati ambientalisti e ad alcuni movimenti politici (Rifondazione Comunista, Movimento 5 Stelle) armati di bandiere che sabato pomeriggio hanno attraversato in corteo Vicenza (vedi il video): da piazza Matteotti a Borgo Berga, considerato dai comitati un eco-mostro e un simbolo dello scempio del territorio, fino al centro cittadino.
“Dalle valli alla laguna fermiamo le grandi opere. Stop alla devastazione dei territori e al saccheggio dei beni comuni!
Contro le guerre, le basi e le spese militari, per l’acqua bene comune!”. Sono gli slogan dei manifestanti che ieri, controllati a vista da polizia e carabinieri, hanno sfilato in corteo in centro storico. “Da circa due mesi, nella provincia di Vicenza, abbiamo dato vita alla campagna #vicenzasisolleva, un percorso fatto da attivisti No dal Molin, da comitati contro le grandi opere e da cittadini impegnati per la difesa dei beni comuni”. Alla manifestazione, iniziata alle 15.30 in piazza Matteotti, hanno aderito anche i comitati No Tav e No Grandi Navi.
“La società Sviluppo Cotorossi sappia che siamo pronti a tornare a occupare – ha dichiarato al megafono Francesco Pavin (No Dal Molin) quando il corteo ha attraversato l’area ex Cotorossi su cui indaga la procura di Vicenza – Il nostro obiettivo è vedere questo complesso demolito. Come Dal Molin e Pedemontana, è un esempio di territorio sfruttato per arricchire le tasche di pochi a danno di tutti”.
In questi giorni, a 10 anni dal “sì” dell’ex presidente Romano Prodi alla base militare Usa nell’ex aeroporto vicentino Dal Molin, è stato ricostituito il tendone del “presidio permanente”, a Ponte Marchese (info sul sito degli attivisti)