Festa abusiva in zona industriale la notte di Halloween. Il questore “spegne” la musica
I più delusi sono stati probabilmente i giovanissimi vicentini – studenti delle superiori e quindi minorenni in gran parte – che avevano già acquistato la prevendita per la festa di Halloween a Vicenza, ma anche per gli organizzatori è stata una nottata da incubo, visti i guai all’orizzonte sia con la giustizia che per le loro tasche.
Tutto ciò in seguito allo stop al party in corso in una zona industriale della città, impartito dalla Questura dopo i primi controlli portati dalla Polizia nel capannone sede di un circolo privato riservato (sulla carta) ai soli soci di corsi da ballo organizzati in loco: al contrario tutti i partecipanti alla serata erano sprovvisti di tesseramento ed erano a decine, a quanto pare ben oltre la capienza massima del locale. Una situazione di rischio per l’incolumità dei presenti in termini di sicurezza, oltre alle infrazioni di natura amministrativa commessi.
L’evento musicale, con guest alcuni dj di grido osannati dai più giovani, era stato promosso nelle settimane scorse sui social. Di fatto, la sede dell’associazione ricreativa dedicata al ballo di gruppo aveva messo a disposizione la sala per la festa della notte “delle streghe”, attirando svariate centinaia di ragazzi e ragazze “liberi” da impegni scolastici per il ponte di Ognissanti. Un “fiume di giovani”, come è stato definito dalla Questura, con musica ad alto volume già in corso da ore e stoppata nel clou della nottata. Almeno in 200 quelli costretti a rassegnarsi a tornare a casa prima del previsto.
“In considerazione della assoluta mancanza di ogni qualsivoglia tipo di autorizzazione ad effettuare l’evento – così recita la nota del questore Paolo Sartori, in cui sono inclusi i dati su altri interventi di controllo del territorio nel corso del ponte del 1 novembre -, e della presenza di un numero di giovani senza alcun dubbio spropositato e tale da far ritenere concreti i rischi riguardanti la sicurezza e l’incolumità dei presenti, il Questore, al fine di tutelare la sicurezza dei partecipanti, non ha potuto fare a meno di impartire l’ordine di terminare la festa, facendo sgomberare i locali, cosa che è avvenuta in tutta tranquillità”.
Sono ora in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad individuare le responsabilità precise di carattere amministrativo da addebitare agli organizzatori ed al titolare della scuola di ballo, tramutatasi in discoteca con accesso – a pagamento – libero per tutti e senza i dovuti controlli in entrata. Si tratta comunque di uno solo dei nove esercizi pubblici controllati nel corso del servizio straordinario, che ha coinvolto anche le ispezioni sui treni in partenza e in arrivo alla stazione ferroviaria di Vicenza, i posti di blocco in strada (con 24 sanzioni) e in tutto sei denunce per diversi illeciti ad altrettante persone rilasciate a piede libero.