Fiera berica in lutto per la morte di Cagnoni. Fu l’ideatore della fusione con Rimini e di Ieg
Fiera di Vicenza listata a lutto dopo la notizia della morte di Lorenzo Cagnoni, fino a ieri Presidente del Consiglio di Amministrazione di Italian Exhibition Group, l’ente fieristico noto con l’acronimo Ieg che ha accorpato i poli di Vicenza e Rimini, società di dna italiano che organizza eventi di mercato internazionale e quotata in Euronext Milan. Tra i vari cambi di denominazione, era in carica fin dal 1995 nel ruolo di vertice.
Cagnoni, amministratore e anche imprenditore con esperienze pregresse anche in politica, è deceduto martedì all’età di 84 anni. Viene considerato negli ambienti imprenditoriali del settore il principale artefice del rilancio della Fiera romagnola e poi del consolidamento del patto redditizio tra i due enti. Era nato a Rimini, dove viveva, sposato e padre di due figlie. Nella sua città aveva ricoperto il ruolo di vicesindaco sul finire degli anni ’80 e prima ancora assessore per tre lustri.
“Il Consiglio di Amministrazione della Società, appresa la triste notizia – si legge nella nota di Ieg inviata ieri sera alle testate del Vicentino – partecipa con profondo cordoglio al dolore della famiglia per la grave perdita”. Un’assenza profonda, quella del Presidente di Ieg, che sarà oltremodo percepita nei prossimi giorni proprio nei padiglioni di Vicenza, dove sta per partire l’edizione 2023 di VicenzaOro September.
Achille Variati, ex sindaco del capoluogo berico ai tempi della fusione portata a termine tra i due enti fieristici, ha commentato così la scomparsa del romagnolo. “Vicenza ha perso un amico – dice il politico vicentino -, era un innovatore, e ha mantenuto gli impegni presi con la città, contribuendo a fare della Fiera dell’oro a Vicenza un evento ai massimi livelli internazionali”. In queste ora si stanno studiando eventuali iniziative per ricordarlo in vista dell’apertura della rassegna orafa la via venerdì prossimo.