Giallo sulla morte di una 23enne trovata senza vita nell’alloggio popolare. Oggi l’addio
Si chiamava Vanessa Bruno, aveva solo 23 anni, e la sua morte improvvisa e misteriosa avvenuta tra lo scorso 8 gennaio era passata “sottotraccia”. A distanza di ormai due giorni dall’emergere del dramma che si era consumato circa una settimana prima a Vicenza, in un condominio di edilizia popolare, rimangono in ballo più domande che risposte esaustive sul suo caso mentre le indagini sono affidate alla Polizia di Stato.
Le certezze risiedono solo nella morte della ragazza per metà italiana e metà brasiliana, cresciuta in Campania e salita in Veneto da qualche anno, e nell’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Vicenza. E lo scenario, l’appartamento di proprietà del Comune che si trova in viale Astichello. Intanto, proprio oggi pomeriggio, si terrà il funerale proprio nel capoluogo berico.
Vanessa proveniva dal piccolo comune di Alvignano, nella provincia casertana. Secondo la stampa locale già sabato scorso si è celebrata una veglia di preghiera in sua memoria e per prestare conforto ai familiari che vivono nel paese campano, il padre e la sorella. Previsto per oggi, come sopra accennato, il rito di saluto in una delle chiese di Vicenza, non resa nota al pari di tutti i dettagli che gravitano intorno alla vicenda. La salma della giovane donna è stata sottoposta ad autopsia nei giorni scorsi, concedendo quindi in ritardo il corpo ai parenti per la sepoltura. Vanessa viene additata come influencer su internet, in particolare sui social.
La giovane e bella ragazza proveniente dal Sud era stata rinvenuta senza vita all’interno di un alloggio di edilizia popolare, occupato regolarmente da un vicentino. Un conoscente della 23enne, secondo la versione che circola negli ambienti della stampa locale, e nulla più. Sarebbe stata rinvenuta dai soccorsi del 118 su un divano all’interno dell’alloggio. Oltre all’inquilino, era presente anche un amico comune. Nel corso della serata o della stessa notte Vanessa sarebbe rimasta vittima di un malore che l’ha stroncata senza possibilità di chiedere aiuto, ma c’è necessità di far luce sulle cause effettive di una morte prematura.
Un fatto salito in ritardo alle luci della cronaca vicentina che lascia attoniti, con nessuna ipotesi esclusa al momento e il timore che a fare da sfondo alla vicenda ci possa essere il sottobosco di ambienti legati alla droga, visti i precedenti di uno dei due uomini presenti quella sera. Non sarebbero stati riscontrati segni esterni di violenza ma come già scritto il riserbo intorno a questo giallo è assoluto.