Giornalista minacciata in Campo Marzo: solidarietà da colleghi e politica. Lei: “mi impegnerò ancora di più”
“E’ intollerabile correre simili rischi nell’esercizio della propria professione”. A sancirlo attraverso un comunicato è stato – subito – l’Ordine dei Giornalisti del Veneto, in merito a un episodio che ha visto la giornalista Martina Mazzaro, collaboratrice dell’emittente Tva Vicenza, venire inseguita e minacciata da un balordo nel corso del week end, nei pressi dei giardini di Campo Marzo, nella città capoluogo. La giornalista e videomaker ha dovuto fuggire di corsa per evitare il rischio di aggressione, mentre stava compiendo il suo lavoro.
Stava documentando con immagini riprese da sola il degrado degli scenari dello spaccio di Vicenza, nel park Verdi. Quando ha puntato telecamera portatile, peraltro in quel momento spenta secondo la sua versione dei fatti, dove si trovava un tossicodipendente di 42 anni di nazionalità pachistana, la situazione è divenuta tesa: la reazione dell’uomo ha portato a minacce verbali esplicite, fino a quando è intervenuta una pattuglia delle forze dell’ordine. “Ti spacco la testa” tra le frasi urlate.
Una bottiglietta d’acqua è stata lanciata verso di lei, senza colpirla. Il soggetto è stato preso in consegna dagli operatori della Questura, denunciato dalla giornalista, riconosciuto ed espulso in quanto straniero con precedenti di giustizia. Stamattina Martina, originaria di Camposampiero nel Padovano ma che lavora nel Vicentino, ha espresso pubblicamente il suo pensiero, ringraziando coloro che le hanno espresso solidarietà, pubblicamente o in forma privata, nelle scorse ore. Tra gli enti il Sindacato dei Giornalisti oltre all’Ordine, e tutte le redazioni del Vicentino a cui si associa anche l’Eco Vicentino.
Sull’episodio è stato diffuso anche il commento di Luca Zaia. “È stata inseguita e minacciata mentre stava facendo il suo lavoro -. scrive oggi il presidente regionale -, documentando una situazione difficile in un quartiere di Vicenza. Un servizio televisivo con l’obiettivo di accendere i riflettori su una situazione di degrado e spaccio che avrebbe potuto mettere a rischio la sicurezza dei cittadini. Esprimo tutta la solidarietà mia e del Veneto a Martina, giornalista sempre in prima linea anche nei momenti più difficili, come quello del Covid, che con il suo contributo ha permesso di diffondere un’informazione tempestiva, affidabile e accurata per i veneti”.