Gira per il centro città con ascia e piccozza infilate nei jeans. Fermato un soggetto pericoloso
Giornate e serate di gran lavoro per le squadre Volanti della Questura di Vicenza, chiamate a ripetizione dai cittadini per interventi di pubblica sicurezza. L’ultimo è avvenuto la notte scorsa dalle parti di piazzale Bologna, nel parcheggio dei giardini di Campo Marzo, dove si stava aggirando con un fare furtivo e minaccioso un giovane di origini africane.
Si trattava di un 27enne nigeriano per cittadinanza, già conosciuto dalle forze dell’ordine in quanto pluripregiudicato e senza un indirizzo noto. Sfuggito un anno fa al rimpatrio dopo aver ottenuto lo status di rifugiato politico. Non appena i componenti della pattuglia di polizia si sono avvicinati per identificarlo, il giovane di colore ha rifiutato di esibire i suoi documenti – ne era sprovvisto alla fine, mentre ne possedeva di “rubati” – e si è dimostrato riluttante al controllo.
Motivo presto spiegato, visto che dai pantaloni si notava una piccozza fissata alla buona alla cintura dei pantaloni che indossava, insieme ad un altro utensile. Un’ascia si scoprirà dopo la perquisizione coattiva, della lunghezza di 38 centimetri. Alla richiesta di spiegazioni circa il possesso degli utensili da lavoro ma in realtà vere e proprie armi in altri contesti, e su cosa avesse intenzione di fare in giro armato alle 3.30 di notte, S. J. – queste le iniziali del nigeriano – non ha offerto alcuna risposta, ed è stato quindi trascinato contro la sua volontà negli uffici della Questura.
Un’ispezione più approfondita avvenuta nello stabile di via Mazzini ha fatto emergere inoltre una carta di identità ed una carta di credito provento di un furto denunciato lo scorso 16 agosto in città. Infine, dalla consultazione della banca dati del Ministero dell’Interno sono emersi a suo carico numerosi precedenti penali e/o di Polizia per reati di varia natura e gravità: spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione ed altro, e condanne per spaccio di droga e violazione del Foglio di Via Obbligatorio emesso nei suoi confronti.
In considerazione di quanto accertato, S. J. – nei confronti del quale già lo scorso anno il Questore aveva attivato le procedure in via di urgenza per rimpatriarlo nel Paese di provenienza, procedure poi interrotte dalla concessione dello status di Rifugiato Politico – veniva denunciato per ricettazione, porto abusivo di armi e inottemperanza all’ordine del Questore, nonché dichiarato in arresto per indebito utilizzo di carta di credito.