Gruppo Valentino: accordo sui contratti di lavoro. Si a 14esima mensilità e 2° livello per tutti
E’ un giorno storico per i lavoratori del gruppo Valentino, la casa di moda famosa in tutto il mondo che impiega in Italia oltre 2000 dipendenti, ha dato il via libera al nuovo contratto che riguarderà tutti i lavoratori. Nella giornata di ieri, 28 luglio, sindacati e vertici aziendali hanno sottoscritto il protocollo d’intesa che prevede la 14esima mensilità e il 2° livello per tutti, indistintamente dal ruolo occupato. L’accordo entrerà in vigore da gennaio 2023 e andrà a beneficio anche dei circa 400 dipendenti operanti in provincia di Vicenza.
“La firma del primo accordo integrativo di gruppo della Valentino rappresenta un importantissimo risultato per lo sviluppo delle relazioni industriali dell’intero sistema Moda. Perché riconosce il principio per il quale in Valentino tutti i lavoratori, di qualsiasi stabilimento in Italia e di qualsiasi natura contrattuale, possano avere stessi diritti e stesse agevolazioni”: hanno spiegato Sonia Paoloni e Giuliano Ezzelini Storti, rispettivamente segretaria nazionale e coordinatore nazionale Valentino della Filctem Cgil, a margine dell’incontro per la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo per il contratto integrativo dell’importante Maison e che interessa circa 2 mila dipendenti nei vari stabilimenti in Italia oltre a 4 consociate.
Il contratto dà il via, a partire da settembre, alla contrattazione di secondo livello riguardante tutti i siti per il riconoscimento del premio di risultato, prevede l’aumento della indennità week-end e la revisione del buono pasto, che viene portato a 7 euro per tutti i dipendenti, inclusi quelli in smart working, e porta a 60 euro l’indennità di trasferta per le sfilate di moda. Inoltre, viene estesa la quattordicesima a tutti i dipendenti e viene ampliata, in alcuni casi, la possibilità di chiedere l’anticipo del Tfr.
“Con questa intesa – hanno proseguito – a tutti i lavoratori del Gruppo è stato riconosciuto un contratto di 2° livello e soprattutto è stata riconosciuta la 14esima mensilità. Inoltre, sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro sono stati aumentati i congedi e le flessibilità orarie, anche riconoscendo il pagamento del 100% del salario per il primo mese di maternità facoltativa. Infine, importantissimo è l’aumentato della percentuale al 40% di pagamento delle ore prestate in regime di flessibilità contro il 15% previsto dal contratto nazionale di lavoro. Questo integrativo, con le sue acquisizioni è propedeutico per la sua estensione a tutto il settore della Moda, se si vuole rilanciare il made in Italy nel mondo sarà necessario ripartire dai lavoratori”: hanno concluso i due sindacalisti Paoloni e Ezzelini Storti.