Guardia costiera chiude il cerchio sui controlli della filiera ittica: sequestrato deposito abusivo

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Una vasta operazione di polizia è stata messa a segno dalla guardia costiera di Venezia con riguardo alla filiera ittica: è stato individuato nel vicentino un intero deposito abusivo di prodotti ittici, una scoperta che ha portato al sequestro di oltre 200 tonnellate di derrate alimentari.

L’indagine, vasta e complessa, andava avanti da una decina di giorni e si è conclusa il 29 marzo, quando i militari hanno sequestrato un’ex fonderia in provincia di Vicenza adibita a deposito di generi alimentari. Sono state accertate violazioni per varie migliaia di euro.

I militari del servizio polizia marittima della Capitaneria di Porto coordinati dal 9° Centro regionale di controllo area pesca del Reparto operativo della Direzione marittima del Veneto, a seguito di una mirata attività investigativa, sviluppata in stretta collaborazione con il comando dei carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni – Nas – di Padova, durante una ispezione ad un magazzino di stoccaggio di alimenti, si sono trovati di fronte ad un vero e proprio stabilimento “fantasma”, totalmente sconosciuto alle autorità competenti e agli organi di vigilanza.

Tutti i depositi di alimenti devono infatti essere censiti e regolarmente registrati presso le autorità sanitarie locali: nonostante questa previsione della normativa, che ha l’obiettivo di assicurare un adeguato livello di sicurezza in ambito alimentare, il proprietario della struttura abusiva (già titolare anche di un supermercato) non aveva comunicato né la presenza del magazzino né tanto meno la tipologia di operazioni compiute al suo interno.

Gli ispettori della guardia costiera e dei carabinieri, con il supporto del personale del Dipartimento prevenzione veterinaria e del Servizio igiene alimenti della Ulss 8 Berica, hanno posto sotto sequestro lo stabile di circa 600 metri quadrati, contenente oltre 200 tonnellate di prodotti alimentari, oltre a due celle frigo con all’interno oltre 30 tonnellate di prodotti ittici congelati; per le violazioni accertate sono state comminate sanzioni per circa 22 mila euro.

Si tratta dell’ultima e più importante operazione, in ordine di tempo, per la repressione degli illeciti in materia di commercializzazione illegale di prodotti ittici posta in atto nella seconda metà del mese di marzo da parte degli uomini della guardia costiera veneziana.

Imponenti i risultati complessivi di queste indagini: quasi 100 tonnellate di prodotti ittici e oltre 200 tonnellate di generi alimentari sequestrati; elevate sanzioni amministrative per oltre 35.000 euro; accertati illeciti di varia natura per omissione di comunicazione agli Uffici Veterinari per merci acquisite da importazione estera, detenzione di prodotti di origine animale senza il riconoscimento CE dello stabilimento, mancanza di informazione e registrazione di magazzini di stoccaggio di alimenti e celle frigo per congelamento.

La Guardia Costiera in una nota informa che continuerà a mantenere alta la vigilanza e proseguirà senza sosta le proprie attività di controllo a tutela consumatore attraverso una costante presenza sul territorio con la verifica delle condizioni igienico sanitarie del prodotto ittico, la repressione di frodi in commercio, la presenza della documentazione comprovante la completa tracciabilità, il controllo della corretta etichettatura; sforzi finalizzati ad evitare che sulle tavole dei consumatori possano finire prodotti potenzialmente nocivi alla salute pubblica.