Il Covid si porta via un altro medico: commozione per il cardiologo Gian Marco Mosele
A un anno dallo scoppio della pandemia di Sars-Cov-2 ancora si registrano vittime che tolta la veste da dottori passano dall’assistere i malati in prima linea alle condizioni di pazienti in gravi condizioni, affrontando sulla propria pelle il male del 2020. Ancora altri medici a finire nell’impietosa lista dei camici bianchi caduti sotto i colpi dell’infezione coronavirus. Stavolta tocca al capoluogo berico piangere un medico cardiologo, il dottor Mosele, primario di clinica privata vinto dal male che attanaglia le vie respiratorie per i postumi del contagio.
Lasciando nel dolore la sua famiglia e la Villa Margherita di Arcugnano dove lavorava da tempo, circa una dozzina d’anni. Oggi è stato comunicato il giorno e le modalità con cui si terranno le esequie del dottori Gian Marco Mosele, di 67 anni, nato a Vicenza con un cognome che rivela le origini altopianesi dei suoi avi.
E’ spirato nei giorni scorsi, sabato per la precisione all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove ha lottato per oltre un mese contro quel male che prima di contagiarsi combatteva anch’egli assistendo gli ospiti in difficoltà dal suo posto di lavoro sui Colli Berici, pur sempre esposto a rischi nonostante tutte le procedure di prevenzione adottate e la cautele previste. La resa invece è avvenuta proprio nel nosocomio dove aveva a lungo lavorato in passato, fino al 2008, nel reparto interno di Cardiologia, dove la triste notizia ha raggiunto i colleghi dal vicino reparto di rianimazione. Dove un letto rimasto vuoto dopo settimane di sforzi ha suscitato una commozione diffusa tra il dottor Danzi e i suoi collaboratori, dovendo salutare chi come loro dedica il proprio tempo alla cura dei malati.
Nell’epigrafe pubblicata negli spazi di pubblica affissione la famiglia ha ringraziato i medici che hanno assistito il dott. Mosele, in particolare il personale di terapia intensiva che ha fatto quanto umanamente e professionalmente possibile per strappare il collega e amico a un destino crudele. Mercoledì alle 14.45 le esequie saranno celebrate nella casa del Signore della parrocchia di Santa Croce dei Carmini, a Vicenza. A centinaia si contano i messaggi di cordoglio visibili nel web e negli spazi dedicati alle partecipazioni al lutto. Addolorati i collaboratori e la gestione della casa di cura Villa Margherita sui Colli Berici e i membri dell’associazione “Amici del Cuore”, con cui aveva collaborato a lungo, che rendono omaggio alla figura dello specialista in riabilitazione cardiologica scomparso.
Il dott. Mosele, nato nel 1953 nel capoluogo berico, aveva concluso con successo il suo percorso di studi tra l’Università di Ferrara, laureandosi in medicina, e in quella di Verone per la specializzazione in Cardiologia. Come altri colleghi noti in Veneto, aveva offerto il suo contributo al progresso della scienza medica applicata al suo campo professionale attraverso pubblicazioni e interventi a convegni e congressi. Fino ad assumere il delicato incarico di direttore dell’Unità Funzionale di Riabilitazione Cardiologica e Pneumologica per la clinica Villa Margherita, segnata dal dolore per il suo prematuro addio.