Il tumore e un aneurisma spegnono il sorriso di Giada Martini: era pronta per l’esame di maturità
Tutto era iniziato, solo due mesi fa, con un fortissimo mal di testa durante una vacanza a Monaco con la famiglia. I primi esami diagnostici e una prima biopsia che non aveva rilevato nulla. Infine, dopo altri accertamenti, la terribile diagnosi: un astrocitoma, un tumore maligno del sistema nervoso centrale che l’aveva colpita ai nervi ottici che in poco più di due mesi se l’è portata via, mentre si stava preparando all’esame di maturità.
Si è spenta così, nella notte fra domenica e lunedì la vita della 18enne Giada Martini di Vicenza, maturanda del liceo Quadri di Vicenza, indirizzo scienze applicate. La morto è stata conseguenza, nello specifico, di un aneurisma che ne ha aggrvvato improvvisamente e senza scampo le condizioni di salute. Giada era seguita dagli specialisti di oncologia e dall’équipe di neurochirurgia dell’ospedale San Bortolo di Vicenza diretto dal professor Volpin, un luminare nel settore. Era stata operata una seconda volta a maggio, dopo la biopsia, per togliere il tumore e l’attendeva, a settembre, un terzo intervento per rimuoverlo completamente, tentando quindi una via di cura. Invece una complicazione imprevista ha spento il suo sorriso.
Lei intanto, studentessa brillante e tenace, era poi tornata a casa e si era rimessa a studiare per l’esame di maturità: “Avevamo chiesto la prova suppletiva per lei – spiega il vicepreside e suo professore per tutto il quinquennio, Diego Peron – e Giada si era rimessa a studiare, dopo il rientro a casa dall’ospedale venerdì scorso”. Sabato pomeriggio invece sono iniziati forti dolori che l’hanno riportata in terapia intensiva, dove è morta nelle prime ore di lunedì 3 luglio, terminando il suo viaggio terreno “fra le braccia dei nonni”, come recita l’epigrafe, lasciando nella disperazione papà Daniele Martini, mamma Paola, la sorella Agata, le nonne Luciana e Adriana e il fidanzato Thomas.
“Era bravissima, Giada – racconta ancora il suo ‘prof’ – e molto inserita nella classe. I suoi compagni sono sempre andati a trovarla in questi due mesi”. Domani mattina si terra nella chiesa di San Paolo il funerale, alle 10,45: la commissione d’esame ha accettato di sospendere gli orali dell’esame di Stato, diventati così difficili per questa classe, affinché i compagni possano andare a portarle l’ultimo saluto.