Impennata dei prezzi in hotel nei giorni di Vicenza Oro. “Scacco” da 30 mila euro in sanzioni
Gli extraguadagni maturati da albergatori e strutture d’ospitalità del capoluogo berico e dintorni nel corso della fiera recente Vicenza Oro si trasformeranno in salassi da pagare allo Stato. Quantomeno per la metà (5 su 10) tra i luoghi visitati nel week end coincidente con l’evento di settembre. Le condotte scorrette ravvisate dalla Guardia di Finanza sono emerse nel corso dei controlli portati a termine all’interno di alcune strutture ricettive locali, la cui impennata dei prezzi rispetto all’ordinario per le camere ha suscitato proteste da parte degli operatori di tutto il mondo approdati in Veneto e attivato verifiche a tappeto.
Nel dettaglio, agli albergatori multati – le sanzioni amministrative possono raggiungere un tetto massimo di 30 mila euro nel complesso – viene contestata la mancata esposizione del tariffario “standard” al pubblico come previsto dalle norme del settore. Un’omissione grave, quella relativa all’assenza di una tabella dei prezzi, considerata una turbativa del libero mercato come sanciscono le leggi regionali sul turismo in Veneto risalenti al 2013.
Esattamente il 50% sul “campione” di strutture ricettive sottoposto a verifiche si è rivelato in posizione irregolare. “L’operazione – si legge nel testo che accompagna la notizia – si innesta nel più ampio dispositivo posto in essere dalle Fiamme Gialle beriche a tutela della sicurezza economico-finanziaria nei giorni della rinomata Fiera dell’Oro, una delle più grandi vetrine al mondo delle eccellenze italiane e internazionali del comparto orafo e gioielliero. In tale contesto, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Vicenza hanno effettuato 10 controlli nella città di Vicenza nei confronti di altrettante strutture ricettive, volti ad accertare l’osservanza delle disposizioni in materia di esposizione dei prezzi e sulla corretta applicazione dell’imposta di soggiorno.”
Più in particolare, secondo tale norma, gli albergatori non solo devono riepilogare i prezzi applicati in una tabella da esporre in modo ben visibile al pubblico nel luogo di ricevimento della clientela. Non è possibile, in virtù del principio di correttezza e trasparenza, andare ad applicare extra tariffe superiori a quelle pubblicizzate. Di fatto, una “malapratica” diffusa e non solo a Vicenza, in occasione di eventi che attirano turisti e visitatori da fuori città. Per ogni hotel o pensione, quindi, è prevista la multa di 6 mila euro per ciascuna attività risultata inadempiente sul piano formale.
Toccherà ora agli uffici preposti del Comune di Vicenza procedere per la riscossione delle sanzioni, dopo il lavoro di accertamento da parte dei finanzieri. Poi, però, si apre il capitolo sostanziale: il compito degli operatori del 117 non si infatti è esaurito, comunque, riguardo al periodo di svolgimento di Vicenza Oro. Da verificare gli importi effettivamente corrisposti dagli ospiti, in rapporto ai prezzi sanciti negli avvisi: in caso di mancata corrispondenza, si andrebbe incontro a un nuovo illecito amministrativo oltre che a una condotta disonesta sul piano etico. “Le Fiamme Gialle vicentine – conclude il comunicato – stanno proseguendo gli accertamenti per riscontrare se, anche nei casi di corretta esposizione della tabella, gli albergatori abbiano o meno praticato alla clientela prezzi maggiori di quelli pubblicizzati”.