In difesa della sanità e a tutela di famiglie e utenza ‘debole’: sabato la manifestazione a Vicenza
E’ attesa per questo sabato 15 aprile, con ritrovo dalle ore 9.30 a Campo Marzo, la manifestazione regionale in difesa della sanità pubblica indetta dal Coordinamento Veneto. Il CoVeSaP, formato da 18 comitati spontanei nati in Veneto negli ultimi anni per difendere la Sanità Pubblica, a distanza di un anno dalla prima edizione a Padova, annuncia così una seconda manifestazione regionale stavolta nel capoluogo berico.
Secondo gli organizzatori, una presa di posizione necessaria “per far salire la consapevolezza dell’importanza del Servizio Sanitario Nazionale, poiché la lezione della pandemia non è stata appresa da chi governa e, di conseguenza, non sono state fatte le scelte organizzative e gestionali necessarie al rilancio della sanità pubblica.
Sono assenti soprattutto gli indispensabili investimenti sul personale: senza questi anche il PNRR non produrrà il necessario cambiamento, perché troppe sono le figure professionali mancanti”.
Considerazioni che entrano poi più nel dettaglio di una situazione che vedrebbe le province venete condividere una difficile situazione strutturale con pesanti ricadute sull’utenza: “Nell’ultimo anno – si legge ancora nel comunicato diffuso dal Coordinamento – sono purtroppo aumentate le liste d’attesa, le richieste ai Pronto Soccorso, le difficoltà di accedere al Medico di Medicina Generale, all’assistenza domiciliare, ai consultori familiari, ai servizi per minori, per la salute mentale, la disabilità e la non autosufficienza.
Sono cresciute le spese sanitarie delle famiglie, costrette a sostituire le mancate prestazioni pubbliche con quelle private e a sostenere rette onerose nelle strutture residenziali.
Le fughe dei professionisti dal Servizio Sanitario Nazionale hanno subito un’ulteriore impennata, e così la specialistica ambulatoriale, pezzi interi dell’assistenza ospedaliera e di quella territoriale stanno finendo nelle mani del privato.
Servono perciò provvedimenti radicali in grado di far rinascere il Servizio Sanitario Nazionale: CoVeSaP ha pertanto promosso un nuovo appello a tutte le forze sociali, e la risposta è stata elevata: quasi 100 diverse realtà, provenienti da tutte le province venete, si sono fatte avanti, e in queste ore stanno giungendo altre sottoscrizioni”.