In stato di arresto il 66enne che ha aggredito un’infermiera di pronto soccorso
E’ la Questura di Vicenza a far chiarezza intorno grave episodio di violenza che ha visto – ancora una volta viene da aggiungere – come scenario il pronto soccorso di un ospedale. Il riferimento va all’aggressione avvenuta domenica mattina ai danni di un’infermiera del San Bortolo, nell’omonimo quartiere del capoluogo berico, colpita ad una spalla e rimasta contusa, con necessità di cure ricevute dai colleghi e dai medici.
Ad “alzare le mani” è stato un paziente, un cittadino italiano di 66 anni di età – non quindi un extracomunitario cinquantenne come si era stato comunicato ieri -, il quale pare avesse ricevuto le cure relative al suo stato di bisogno effettivo. Era stato di conseguenza avviato verso le dimissioni. Non soddisfatto dei servizi medici a lui dedicati, però, avrebbe reagito violentemente.
Escandescenze fuori controllo, tanto da far scattare l’intervento della vigilanza e creare un caos all’interno della sala di accettazione. Iniziato con proteste verbali ad alta voce, dando poi seguito alle minacce sferrando un pugno verso la spalla di un’operatrice sanitaria. Ci hanno pensato poi i poliziotti delle Volanti, con l’aiuto della vigilanza interna intervenuta per prima, a riportare la calma. Si tratterebbe di una persona con accertate problematiche di natura psichiatrica, non nuovo ad episodi analoghi.
La mattinata si è conclusa negli uffici della Questura berica per T.N., che tutt’ora si trova in una camera di sicurezza della Polizia di Stato di via Mazzini a Vicenza, in stato di arresto e in attesa dell’udienza di convalida. Probabile capo d’imputazione nei suoi confronti sarà la dicitura di lesioni in danno di personale sanitario. A diffondere la notizia, ieri, ha contribuito un comunicato di protesta diffuso dalle associazioni infermieristiche vicentine.
Infermiera aggredita da un paziente psichiatrico in pronto soccorso al San Bortolo