In vetrina articoli non autentici. Sequestrati cento capi “griffati” tra cappellini e scarpe
Il berretto griffato in versione low cost è all’ultima moda, ma il marchio risulta contraffatto. A scoprirlo e porre sotto sequestro un centinaio di accessori d’abbigliamento è stata la guardia di finanza di Vicenza, attiva nelle festività pasquali in città dopo aver concentrato i sospetti su un punto vendita in viale Milano. All’interno del negozio Afro Boutique, infatti, erano in vendita svariati articoli di marca falsificati nei loghi e, inoltre, di qualità scadente rispetto agli originali. Una fiorente ma illecita attività quella del commercio di scarpe e cappellini da baseball in particolare, capi di tendenza popolari tra i giovani smaniosi di sfoggiare il modello più in voga tra gli amici, dopo averli acquistato a prezzi ribassati. Non rendendosi conto di alimentare un mercato illegale.
A finire sotto indagine nell’occasione un rivenditore di origini nigeriane di 54 anni (J.O.O. le iniziali), titolare del negozio da cui sono stati tolti da scaffali e vetrine e poi “impacchettati” tutti i prodotti ritenuti non autentici dai finanzieri vicentini. In corso le verifiche su un altro migliaio di articoli in vendita, a quanto pare di dubbia provenienza e senza la conforme etichettature prevista dai regolamenti del settore commercio.
In attesa delle conclusioni delle indagini, l’esercizio è stato chiuso al pubblico fino a data da destinarsi. Il titolare potrà opporsi alla misura, ma nello stesso tempo dovrà trovare giustificazioni plausibili riguardo l’attività illecita finita sotto la lente d’ingrandimento delle fiamme gialle, spiegando inoltre agli inquirenti da dove prevenisse la merce contraffatta.