Incidente in acciaieria: morto nella notte l’operaio ricoverato in fin di vita. Forse folgorato
Non è ancora noto con certezza se a stroncare la vita di un operaio lombardo di 56 anni sia stato un malore oppure se Giancarlo Carizzoni – questo il nome della vittima riportato dalla stampa vicentina – sia spirato stanotte in ospedale in seguito a un incidente mortale sul posto di lavoro. Bisognerà attendere gli esiti delle indagini della polizia e del servizio Spisal dell’Ulss 8 Berica per capire cosa abbia “colpito” un operaio di una ditta esterna allo stabilimento Acciaierie Beltrame di Vicenza. Ieri alle 16 l’allarme in codice rosso, dopo che i colleghi del turno pomeridiano avrebbero soccorso per primi il lavoratore, trovato accasciato a terra, sembra già privo di sensi.
Il timore è che sia stato colpito da una scarica elettrica, e quindi abbia riportato lesioni compatibili con la folgorazione. Sul posto si è precipitata una squadra medica del Suem inviata dalla centrale operativa del 118, con i soccorritori che sono riusciti a tenere in vita Carizzoni, originario di Castro in provincia di Bergamo, per poi trasportarlo in regime di massima urgenza al San Bortolo di Vicenza.
Nelle ore successive l’uomo è stato trasferito dal pronto soccorso del polo sanitario berico al reparto di rianimazione, comunicando la prognosi riservata. L’operaio è però mancato a distanza di alcune ore, nel corso della notte, in conseguenza di una situazione clinica già compromessa e incontrovertibile. Anche se la prima ipotesi emersa ieri sera era legata ad un malore improvviso non meglio specificato, prende campo la possibilità che l’arresto cardiaco fatale sia avvenuto come tragico esito di una possibile scarica di alta tensione. L’incidente sarebbe avvenuto in un piazzale esterno ad uno dei capannoni di stoccaggio, mentre l’uomo stava manovrando un macchinario: potrebbe aver inavvertitamente toccato in manovra i fili di conduzione dell’energia elettrica, con conseguenze fatali.
Il 56enne in trasferta di lavoro potrebbe essere l’ennesima vittima in Veneto di un evento accidentale con conseguenze irreparabili nel corso dell’attività professionale, motivo per cui i rilievi nello stabilimento di via delle Scienza rivestono un’importanza fondamentale al fine di spiegare nei dettagli cosa sia effettivamente accaduto al malcapitato operaio, sposato e padre di due figli adolescenti. Non trapela nulla finora su eventuali testimonianze da parte di compagni di turno di lavoro, presenti sullo scenario.
Probabile se non scontato, inoltre, che la Procura di Vicenza, informata da poco del decesso del 56enne , disponga nei prossimi giorni l’effettuazione dell’autopsia sul corpo per fare chiarezza sulle cause di morte.