Infermiera aggredita da un paziente psichiatrico in pronto soccorso al San Bortolo
Ancora un caso di aggressione ai danni del personale sanitario, anche questa volta da parte di una persona con problematiche psichiatriche.
E’ successo, come racconta una nota dell’Ulss 8 Berica, a Vicenza questa mattina intorno alle 9.15, quando un’infermiera del pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo è stata colpita al braccio da un paziente di circa cinquant’anni di nazionalità straniera, affetto da patologia psichiatrica, mentre gli stava consegnando il referto di dimissioni.
L’uomo è già noto all’Ulss 8 in quanto seguito dai servizi psichiatrici e con una storia di accessi multipli in pronto soccorso.
A seguito dell’episodio l’operatrice, che ha riportato una contusione, ha sporto denuncia. La direzione aziendale ha espresso la propria solidarietà alla dipendente per quanto accaduto.
La reazione dell’Ordine delle professioni intermieristiche
“Ho voluto manifestare alla collega aggredita la mia personale vicinanza e quella dell’Ordine. L’ho sentita scossa e amareggiata, ma, ciò nonostante, mi ha assicurato di essere determinata a riprendere la propria attività non appena si sarà ripresa. Il che non è scontato e dimostra l’attaccamento alla professione e al servizio che noi sanitari prestiamo quotidianamente per garantire il diritto alla cura sancito dalla Costituzione”. Giacomo Canova, presidente di Opi Vicenza (Ordine delle professioni infermieristiche), fa il punto della situazione dopo il nuovo episodio di aggressione nei confronti di una infermiera, accaduto questa mattina al pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo di Vicenza.
“Appena saputo dell’episodio – afferma – ho contattato la coordinatrice infermieristica del reparto, Nadia Scarzello, per accertarmi delle condizioni della collega e subito dopo ho chiamato, per ringraziarlo, il direttore facente funzione delle Professioni sanitarie, Fabio Vicariotto, che nonostante il giorno festivo ha voluto accompagnare di persona la vittima dell’aggressione negli uffici della Questura per sporgere denuncia. Come tutti sappiamo non è il primo episodio che accade al San Bortolo, ed è certamente un bene che all’aggressore sia stato impedito di nuocere ulteriormente, grazie al pronto intervento del Ranger presente in saletta attesa. Grazie alla nuova legge questa persona è stata fermata e ora potrà essere giudicata. In tal senso confido in un intervento incisivo della Magistratura nei confronti dell’aggressore”.
Numeri in aumento
Anche nella provincia di Vicenza, i dati relativi alle aggressioni al personale sanitario sono in continua ascesa, come dimostrano i numeri inerenti al 2024. “Quanto accaduto stamattina va fermamente condannato – conclude Canova -. Questi episodi ci ricordano sempre più che garantire cure sicure permette, in tutti i contesti, di garantire cure di qualità. È spiacevole dirlo, ma deve cambiare la mentalità di chi si reca al Pronto soccorso per farsi curare e che deve capire che stiamo facendo il possibile e oltre per farlo. Noi ci abbiamo provato con campagne di sensibilizzazione e di educazione civica: l’alternativa è quella di rassegnarci a rilasciare dichiarazioni, ormai di circostanza, da parte del nostro stesso mondo sanitario e di quello politico”.