Inps vicentina, manca il personale. La politica lancia l’allarme: “Così rischiamo la paralisi”

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Se il problema non è nuovo, di certo la situazione si è fatta più grave ed il rischio “paralisi” più concreto. E’ una sofferenza ormai endemica quella delle sedi Inps vicentine, a corto di personale al punto da interessare anche la politica. A fronte delle 239 figure operative nel 2020 infatti, oggi se ne contano “solo” 190, mentre le necessità e i servizi richiesti dal cittadino rimangono pressoché i medesimi se non sono, con una popolazione che invecchia, addirittura aumentati.

Gli uffici della città capoluogo, ma anche le sedi di Bassano, Lonigo e Schio: un’emorragia di personale che non risparmia nemmeno la periferia e prefigura una spending review a danno degli sportelli di Arzignano e di Thiene. Una provincia poco appetibile quella berica, con dipendenti – è il caso, tra gli altri, di alcune posizioni coperte da residenti al sud – che una volta assunti, sovente riprenderebbero la strada di casa: “Ho presentato un’interrogazione al Ministro del Lavoro sulle criticità legate al sottodimensionamento del personale Inps nella provincia di Vicenza – scrive il segretario regionale dem Andrea Martella – che rischiano di pregiudicare l’esistenza di sportelli importanti come quelli di Thiene e Arzignano e fanno registrare disagi continui presso la sede di Vicenza e delle tre agenzie di Bassano, Schio e Lonigo. L’Inps rappresenta il principale presidio pubblico di welfare nel nostro Paese e dalla sua funzionalità dipende l’esigibilità di diritti e l’erogazione di prestazioni fondamentali: serve dunque chiarezza sulle reali intenzioni del ministero sul fronte del rafforzamento del personale in servizio sia sul territorio vicentino che, in generale, presso le sedi del Veneto”.

Un grido di allarme che si estende anche a quei bandi di concorso che tardano ad arrivare e che potrebbero, finalmente, aprirsi anche per i non laureati: “L’incertezza legata all’ultimo bando di concorso annunciato – chiosa Martella – sta determinando una situazione molto difficile per quel che riguarda i carichi di lavoro per i dipendenti in servizio e per i servizi resi all’utenza. È urgente e indispensabile un potenziamento”.
Una presa di posizione non dissimile espressa anche dai consiglieri di maggioranza in Comune a Vicenza, uniti nel chiedere una tempestiva risoluzione del problema: “Come capigruppo delle forze politiche di maggioranza esprimiamo preoccupazione profonda per l’emergenza di personale dell’Inps. È chiaro a tutti che la competitività di un territorio dipende sempre più anche dalla qualità dei servizi pubblici che riesce ad esprimere. Riteniamo estremamente preoccupante che un istituto di tale importanza, che si occupa di pensioni e di sicurezza sul lavoro, due pilastri sociali del sistema del welfare state, operi a ranghi ridotti. Chiederemo la convocazione di una commissione sul tema, invitando il direttore provinciale dell’Inps Buonomo, nonché i sindacati”.