‘Io l’unica proposta civica, dietro Possamai la Schlein. Cicero? Vicenza val più di un problema personale
Ultimi giorni prima del verdetto finale, quello che senza ulteriore appello sancirà chi andrà a sedersi sullo scranno più importante di Palazzo Trissino. In pista contro il 33enne consigliere regionale capogruppo dei Dem Giacomo Possamai, il sindaco uscente Francesco Rucco che pur sotto di due punti rispetto allo sfidante, si mostra tranquillo e racconta con un certo orgoglio quei risultati che la città avrebbe ottenuto in questi anni e che in caso di sconfitta, sempre secondo le parole dell’avvocato prestato alla politica, rischierebbero di vanificarsi cedendo il passo all’immobilismo.
Ci racconta questi ultimi giorni di campagna elettorale e che riscontro sta ricevendo da Vicenza?
Il riscontro è certamente positivo: io sto continuando a girare nei quartieri, ho voluto e sto ultimando una campagna fatta di contatto. La partita vera però è portare la gente a votare: c’è disaffezione verso la politica, ma il sindaco è il primo referente per i cittadini e i cittadini non possono mancare. In ballo ci sono sfide molto delicate, tanti investimenti che in questi anni abbiamo attirato e che vanno messi a frutto con intelligenza: è importante che questo messaggio arrivi anche a chi al primo turno non ha voluto o non è potuto esserci.
Venendo agli assetti in vista del voto, ha senz’altro sorpreso l’accordo concluso con Claudio Cicero che non si può certo dire sia stato tenero con lei. Ci vuole spiegare questa ritrovata unità d’intenti?
Vede, tutto va ricondotto al fatto che si può anche avere dei problemi o delle incomprensioni personali, ma arriva un tempo in cui devi scegliere cosa è più importante ed entrambi, avendo alle spalle un’esperienza comune molto significativa, non abbiamo avuto dubbi. Vicenza è la priorità: basti pensare su tutti al progetto dell’Alta Velocità con l’allora capogruppo Possamai che votò condizionando il futuro della città. Cicero darà una mano su questo e in generale sulle tematiche legate alla mobilità, ha competenza e non pretende quei posti che magari altrove qualcuno ha promesso.
In conclusione c’è qualcosa che vorrebbe ulteriormente chiarire ai suoi cittadini per motivarli a darle fiducia e cosa ci dobbiamo aspettare, in caso di una sua riconferma, nelle prime settimane dopo il voto?
Anzitutto esperienza e competenza che non vedo dall’altra parte. Lo dico con l’umiltà e la serietà di chi ha presentato l’unico progetto veramente civico, ed è stato premiato da un voto di cui sono molto grato. Dall’altro una guida PD, che un po’ si nasconde e nasconde quella Schlein che dietro le quinte invece c’è. Se eletti, subito una minigiunta già operativa con due grandi priorità: la gestione dei migranti che rischia di esplodere come una bomba e dall’altra la partenza di alcuni importanti cantieri, fra cui molte ciclabili, penso a quella di Casale, ma non solo. E poi Piazzale Giusti, tutto appaltato e pronto con data certa: l’11 giugno si parte. Sono non a caso dietro alla mia solita scrivania anche oggi: a parte il mio giro di ascolto tra le vie della mia città, è questo che un sindaco deve fare.