L.R. Vicenza condannato ad un altro anno di C. Tutti i numeri della disfatta sportiva
La doppia sfida con il Cesena, in entrambe le occasioni conclusa a reti inviolate, ha evidenziato tutte le lacune che il L.R. Vicenza ha mostrato durante l’intera stagione. Risultati altalenanti e rendimento dei giocatori spesso sotto la soglia della sufficienza ha segnato il destino del Lane, obbligandondolo al “purgatorio” della terza serie anche nella stagione 2023-2024. Il progetto della nuova proprietà prevedeva il ritorno in serie A in cinque anni ma alla scadenza del termine fissato, purtroppo, la situazione è esattamente la stessa di quando la famiglia Rosso e i soci sono giunti in città. Niente drammi, da qui bisogna ripartire facendo tesoro degli errori commessi e il primo mattoncino è già stato posato; la dirigenza ha infatti comunicato l’addio del Direttore Sportivo Federico Balzaretti dopo tre sessioni di mercato senza acuti. Ora si attende di conoscere chi siederà nella panchina biancorossa. In queste ore girano voci di un interesse per il Ds Luca Leone ma il faraonico contratto con la Ternana (circa 700mila euro a stagione fino al 2025) ne preclude qualsiasi possibilità di arrivo a Vicenza.
I numeri della disfatta sportiva
Nelle ultime tre stagioni il L.R. Vicenza ha racimolato numeri decisamente inferiori rispetto alle aspettative. Difesa ed equilibrio tattico assenti hanno portato ad incassare 157 reti, mentre l’attacco ha fatto registrare la realizzazione di 150 reti, bottino rotondo grazie alle 64 marcature messe a segno nella stagione corrente. Guardando la tabella (riferita alle sole gare di campionato) salta all’occhio l’elevato numero di allenatori susseguiti in panchina, nelle ultime due annate sono stati ben cinque i tecnici seduti nella panchina biancorossa, se analizziamo il quinquennio sono addirittura sette, partiti con Giovanni Colella, Michele Serena, Mimmo Di Carlo, Cristian Brocchi, Francesco Baldini, Francesco Modesto e Dan Thomassen. Anche dal punto di vista della direzione sportiva c’è stato un gran via-vai, partiti con Werner Seeber, passati per Giuseppe Magalini, Francesco Vallone e Federico Balzaretti; quattro direttori sportivi in cinque anni sono un po troppi per parlare di progettualità. Tornando agli ultimi tre campionati a pesare sono le 48 sconfitte incassate a fronte di sole 37 vittorie e 29 pareggi.
Confronto allenatori ultima stagione
Nella stagione 2020/21 Mimmo Di Carlo ha condotto la squadra ad una salvezza tranquilla in serie B, nella stagione successiva (21/22) le cose sono andate decisamente peggio, esonerato Di Carlo, al suo posto arriva Cristian Brocchi che non riesce ad imprimere le proprie idee e nel finale di stagione, forse troppo tardi, giunge un altro cambio con l’arrivo di Francesco Baldini e con la squadra retrocessa nuovamente in C. La disfatta, però, si materializza nella stagione appena conclusa con i biancorossi partiti con tutti i favori dei pronostici e il Patron Renzo Rosso ad inizio stagione prevedeva una vittoria finale con ampio margine sulla seconda. Pronti via e subito si sono riscontrati i soliti problemi dovuti ad una squadra sbilanciata tatticamente e questo ha portato all’esonero di Baldini dopo dodici giornate. L’arrivo di Francesco Modesto sembrava aver dato la scossa giusta con un filotto di vittorie consecutive ma a sei giornate dalla fine la società ha optato per un nuovo ribaltone chiamando Dan Thomassen dalla squadra Primavera.
Nella scheda sopra sono messe a confronto dieci partite, quelle disputate da Thomassen fino alla fine compresi i playoff ed è facile notare come il tecnico danese abbia raccolto meno rispetto ai due colleghi. Ad aver la meglio nel terzetto è Francesco Modesto con sei vittorie tre pareggi ed una sconfitta; c’è da dire però che il tecnico calabrese è arrivato all’esonero per le sei sconfitte e quattro vittorie nelle successive dieci partite. Anche Francesco Baldini ha un ruolino di marcia superiore all’ultimo allenatore con cinque vittorie, due pareggi e tre sconfitte. Tirando le somme è facile constatare come sia mancata una guida tecnica in grado di fare la differenza, di dare ai giocatori quella grinta e trasmettere il giusto approccio alla gara, troppe volte il Lane è collassato durante i novanta minuti e l’errore da evitare per la prossima stagione è proprio quello di scegliere un allenatore non all’altezza di una grande piazza come quella di Vicenza. Serve un “sergente di ferro” in grado di combattere fino alla fine al fianco della propria truppa.