La donna conosciuta on line era un “lui”: spillati 20 mila euro, truffatore arrestato

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Immagine di Thomas Ulrich da Pixabay

Travolto dalle attenzioni dell’affascinante donna ucraina e impietosito delle sue difficoltà legate alla guerra, un uomo residente nel vicentino si è fatto raggirare, trasferendo all’amata (che in realtà era un uomo e un truffatore) ventimila euro. Ora per il triffatore è scattato però l’arresto. E non si tratta dell’unica truffa “romantica” a mietere vittime nel vicentino. Si tratta infatti di un raggiro sempre più diffuso, che gioca sui sentimenti di solitudine delle persone.

Il cerchio attorno al truffatore si è stretto la sera di mercoledì 21 agosto, quando i militari della stazione di Vicenza, hanno tratto in arresto T.A., 27enne nato in Ucraina e cittadino italiano con residenza a Vicenza, con l’accusa di truffa aggravata con la cosiddetta tecnica del “romance scam”.

Attraverso profili social e app di messaggistica il 27enne a partire dal febbraio scorso ha finto di essere un’altra persona, nello specifico una donna ucraina, riuscendo a farsi consegnare ingenti somme di denaro da parte della vittima (oltre 10mila euro in varie occasioni tramite pagamenti elettronici), dissimulando problemi di natura economica dovuti alla guerra in Ucraina e dicendo di necessitare dei soldi per far rientro in Italia.

L’incontro in stazione col presunto “fratello”
Il giovane è arrivato poi, nella costruzione della sua truffa, a spacciarsi anche per il fratello della donna in vari incontri di persona, è riuscito a farsi consegnare la somma contante di oltre 8mila euro. Ma all’ennesimo appuntamento di due giorni fa, nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo, insieme alla vittima, che infine si era convinta a sporgere querela, si sono presentati anche i carabinieri in borghese che hanno arrestato il truffatore nel momento in cui si stava verificando la consegna della somma di altri 3 mila euro. Il 27enne è stato pure denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere: un suo amico ( H.S., ucraino classe 1889) presente al momento dell’incontro,  aveva con sé una pistola ad aria compressa priva del tappo rosso.
L’arrestato è stato poi accompagnato presso le camere di sicurezza in attesa del giudizio di convalida, che si è svolto questa mattina: l’arresto è stato convalidato e il giudice ha imposto all’indagato la misura dell’obbligo di firma giornaliero presso la polizia giudiziaria.

Una truffa in crescita
“Questo tipo di truffa – spiegano i carabinieri – rientra tra i reati in maggior aumento a livello nazionale. Si tratta di uno dei raggiri più dolorosi di cui si può cader vittima in quanto, colpendo la sfera dei sentimenti, ferisce il desiderio di felicità, lasciando l’amaro in bocca per essere stati manipolati nel peggiore dei modi, creando un danno psico-fisico oltre a quello economico”.
Come in questo caso, in generale i criminali contattano la vittima sui social, inviando una richiesta di amicizia ed utilizzando immagini di donne e uomini molto avvenenti. Le foto risultano in realtà rubate dalla rete e i profili sono costruiti presentando situazioni verosimili; da qui iniziano i primi scambi di messaggi che si intensificano nel tempo arricchendosi di particolari sempre più intimi sulla propria vita. Si comincia così a creare un legame con il truffatore, che si rivela entusiasmante per la vittima che ha la sensazione di essere tornata a vivere, immersa in una nuova e travolgente storia d’amore proiettata
nel futuro.

“Dopo aver instaurato questo falso ma intenso rapporto di ‘amicizia’ virtuale – spiegano ancora i militari dell’Arma – i truffatori cominciano a chiedere denaro, accampando una serie di motivazioni fantasiose legate a gravi motivi di salute o alla voglia di acquistare i più svariati titoli di viaggio per raggiungere la vittima, incontrarla e, perché no, comprare una casa dove vivere insieme”. E’ stato solo grazie all’intervento degli uomini dell’Arma ed al supporto dei famigliari che la vittima, un uomo di origini romene di 37 anni, si è resa conto di essere stata ingannata (e che la fantomatica donna bisognosa non era nient’altro che l’uomo spacciatosi per il fratello della stessa).

E’ quello il momento più difficile della vicenda, il momento della realizzazione, poiché le conseguenze di una truffa romantica possono essere molto dure da affrontare, sia sul piano economico che su quello emotivo. Le vittime infatti si trovano all’improvviso davanti alla dolorosa consapevolezza di essere state ingannate, ma soprattutto tradite sentimentalmente.