Ladra forza due auto nel parcheggio e poi aggredisce un’agente in Questura
Da abile e scaltra ladra capace di forzare portiere e finestrini di auto in sosta per rivelarsi poi una furia scatenata una volta trasportata in Questura a Vicenza. E’ stata arrestata e si trova ora in una cella del carcere di Montorio Veronese dopo l’udienza di convalida una donna sorpresa a rubare poco dopo le 15 di ieri, andata in escandescenza al cospetto della polizia di Stato, facendo finire al pronto soccorso un operatore. Medicato e dimesso con una prognosi di guarigione di 5 giorni, a causa di graffi e morsi “ricevuti” dalla malvivente, le cui generalità non sono state rese note dalle forze dell’ordine.
La stessa dovrà rispondere di più reati commessi in due diversi momenti nel pomeriggio di lunedì. Vale a dire nel dettaglio di furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il tutto dopo che già ieri alcuni oggetti rivenuti sono stati restituiti ai legittimi proprietari di due vetture che la donna aveva saccheggiato in via Mascagni, nel capoluogo berico, sotto gli occhi dell’autista di un furgone che ha chiamato le Volanti.
Il conducente che si trovava in zona per motivi di lavoro era stato attirato dal fare sospetto della ladruncola, la quale si aggirava tra le auto in sosta tentando di entrare negli abitacoli. A quel punto, per scoraggiare l’imperterrita malfattrice, ha tentato di dissuaderla suonando con forza il clacson del suo mezzo, in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine chiamate al numero 113. Nel frattempo però il soggetto riusciva a far propria una borsa ed alcuni oggetti, allontanandosi senza timore.
Una volta giunta sul posto, la squadra operativa della Questura ha raccolto la descrizione della responsabile del furto, trovandola poco lontano in via Rossini con la refurtiva in suo possesso. Un intervento che sembrava ordinario si è però tramutato in una prima fase di alta concitazione: al momento di accedere nell’abitacolo di una seconda autovettura di polizia la donna ha opposto resistenza agli agenti tentando sfuggire all’arresto e cercando una via di fuga, alquanto improbabile.
Condotta con la coercizione in Questura nonostante la riluttanza, all’atto dell’identificazione, della perquisizione personale e dell’accertamento dei fatti è scoppiata la seconda reazione violenta. Culminata con l’aggressione alla malcapitata agente, colpita con tale violenza da provocare delle ferite che hanno necessitato le cure mediche al pronto soccorso del San Bortolo di Vicenza, e una “licenza” obbligata di almeno cinque giorni.