Lei dice “non sei un vero Alpino” e gli strappa la bandiera. Lui la spintona e arriva la polizia
Chiamiamoli pure effetti collaterali nell’imminenza delle celebrazioni per l’Adunata Nazionale 2024, magari da inserire in un contesto di rapporti di vicinato non certo idilliaci. Proprio nel giorno di viglia della tre giorni di festa delle Penne Nere si è segnalato un intervento che si potrebbe definire oggi come “pacificatore” di un equipaggio delle Volanti della Questura, inviato di fronte a un’abitazione privata del capoluogo dove era in corso una lite animata tra un uomo e una donna.
La chiamata è giunta alle 16.20 di giovedì da Strada Marosticana, tra le frazioni di Laghetto e Polegge alla periferia nord della città, nel timore che dalle parole già abbastanza accese si degenerasse in altro, dopo che l’inquilino di uno stabile locale avrebbe spintonato la donna che poi minacciava di denunciarlo. Quest’ultima colpevole, a dire ovviamente dello stesso, di averlo offeso nell’orgoglio, accusandolo di “non essere un vero Alpino“, e strappando la bandiera tricolore che lo stesso residente aveva appeso come geto di saluto.
All’arrivo dei poliziotti berici i due protagonisti di questa vicenda tragicomica si trovavano ancora in strada a litigare. Lui rimproverava alla vicino di aver tolto sena il suo permesso il drappo con i colori nazionali dal cancello dell’abitazione, lei di aver subito un’aggressione sul piano fisico, per quanto senza conseguenze né cadute, in altre parole una spinta a due mani per allontanarla. La frase proferita dalla donna, secondo il resoconto degli operatori di polizia, aveva aizzato la rabbia del simpatizzante Alpino e la sua interlocutrice non pareva essere da meno riguardo alla “grinta” dimostrata nell’occasione.
Dopo aver spiegato accuratamente ai due litiganti a cosa andavano incontro, tra danni a cose arbitrariamente commessi e ipotesi di aggressioni fisiche per quanto lievi, la situazione è rientrata in un regime di calma apparente. A entrambi rimane la possibilità di procedere dalle schermaglie in strada alle reciproche denunce e al “secondo round” in Tribunale, ma una volta recuperata la ragione e il buon senso grazie alla Volante, la querelle sullo sfondo della festa degli Alpini è destinata a sfumare.