Litiga con la fidanzata, poi fugge, tenta di investire un agente e sperona la polizia: arrestato per tentato omicidio

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Poteva finire molto peggio l’episodio avvenuto ieri 21 novembre, nel tardo pomeriggio, a Vicenza, che si è concluso con un giovane arrestato per tentato omicidio dopo aver tentato la fuga speronando una pantera della polizia e tentando di investire un agente.

I fatti e la fuga si sono sviluppati fra la zona di Ponte Alto e i colli sopra Arcugnano, dove si è conclusa la lunga e pericolosa corsa di un 25enne di nazionalità italiana. Tutto è iniziato con la chiamata al 113 di una ragazza, che chiedeva aiuto: si trovava appunto in zona Ponte Alto e segnalava un diverbio in atto col proprio fidanzato. “Ho paura che mi faccia del male”: di questo tenore la concitata telefonata della giovane in Questura. Un paio di auto civetta, impegnate nei controlli sul territorio, sono subito accorse sul posto per evitare il peggio: alla vista dei poliziotti, il 25enne – le cui iniziali sono D.C.M. – è salito a bordo della propria auto e ha cercato di scappare, speronando una delle auto di servizio con cui gli agenti son giunti sul posto e tentando di investirne uno, nel frattempo sceso dal mezzo.

Il giovane è quindi riusciti a fuggire percorrendo la tangenziale sud della città: durante l’inseguimento ha tamponato un’altra auto della Questura, ferendo leggermente la poliziotta al suo interno e colpendo anche alcune auto in sosta. La fuga del giovane si è conclusa, dopo circa 13 chilometri, a Lapio nel comune di Arcugnano, dove l’auto è stata finalmente bloccata dalla polizia. In tutto sono state cinque le pattuglie della Questura impegnate per porre fine alle scorribande del fuggiasco: un inseguimento che grazie alla perizia e al coraggio degli agenti non ha messo in pericolo altre persone e non ha comportato l’esplosione di alcun colpo di pistola.

Sulla base dell’attività svolta dagli agenti della squadra mobile e dalla sezione volanti, il giovane è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. É stato portato poi presso la casa citrcondariale di Vicenza, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.