Lovato Gas, la vertenza si sposta a Roma: il ministero convoca le parti per trovare una soluzione
I lavoratori della Lovato Gas non si arrendono allo stop della produzione nell’azienda del Gruppo Landi, in strada Casale a Vicenza. Non lo fanno soprattutto ora che da Roma è arrivato qualche spiraglio per il mantenimento dei loro posti di lavoro, sono una settantina quelli a rischio in città.
Mercoledì c’è stato un importante incontro a Roma per la delegazione sindacale vicentina composta dal segretario generale della Cgil di Vicenza Giampaolo Zanni, dal segretario provinciale della Fiom Maurizio Ferron e dal suo delegato Morgan Prebianca, assieme alle rappresentanti dei lavoratori di Lovato Gas Lisa Trentin, Marzia Zandomenego e Simona Parisi. Con loro anche Andrea Brunetti per la Fiom Cgil nazionale, l’assessore veneto al Lavoro Elena Donazzan e il consigliere comunale di Vicenza Tommaso Ruggeri. La delegazione è stata convocata dall’unità di crisi del ministero dello Sviluppo Economico guidato dal direttore Giuseppe Castano. “Nell’incontro abbiamo ribadito il nostro obiettivo – afferma Maurizio Ferron – che è e rimane quello del mantenimento della produzione di Lovato Gas a Vicenza. L’intenzione dell’azienda di chiudere lo stabilimento di Casale e delocalizzare le produzioni è miope e sbagliato. Abbiamo chiesto all’azienda di ritirare la procedura di mobilità e di rivedere il piano industriale con il mantenimento dello stabilimento vicentino e con una riapertura della discussione sulle prospettive dell’intero gruppo Landi Renzo Group. Se l’azienda non intende seguire questa strada potrebbe a nostro avviso cedere lo stabilimento ad altri imprenditori intenzionati a proseguire l’attività”.
Secondo la Cgil anche il ministero avrebbe espresso una “posizione molto netta e dura nei confronti dell’amministratore delegato dell’azienda, considerando inaccettabile la chiusura dello stabilimento e chiedendo all’azienda di rivedere il piano industriale”. Il ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato che riconvocherà il tavolo fra pochi giorni per proseguire il confronto con la convocazione delle parti in rappresentanza di tutto il Landi Renzo Group.
“La posizione molto dura tenuta dal ministero in difesa dello stabilimento vicentino della Lovato Gas mi trova pienamente concorde. Infatti, la chiusura dello stabilimento di Vicenza e il licenziamento di tutti i lavoratori sono una soluzione inaccettabile, perché non giustificata in alcun modo – commenta l’assessore Donazzan -. Lovato Gas è una azienda storica che in questi ultimi anni non ha fatto un’ora di cassa integrazione. Anzi, al contrario a detta dei lavoratori (peraltro mai smentiti dall’azienda) ha fatto molte ore di straordinario e ha rinforzato i propri organici con l’utilizzo dei lavoratori interinali”. L’assessore ha annullato la riunione a Venezia, prevista per lunedì prossimo, per affrontare la vertenza in Regione. “Alla luce della discussione avvenuta nella sede del ministero – spiega – ritengo che non si debba discutere solo sulle sorti dello stabilimento vicentino, ma che l’interesse per un marchio storico di un settore strategico debba essere di livello nazionale: non a caso anche il ministro per il Lavoro Giuliano Poletti mi ha chiesto di presidiare la vertenza e di tenerlo aggiornato. Lovato gas è un nome riconosciuto nel segmento del più ampio settore delle energie alternative che sta registrando una nuova crescita, con nuove opportunità di sviluppo. Prova ne sia che sono già pervenute da più parti diverse manifestazioni di interesse per l’acquisizione dell’azienda e il suo mantenimento produttivo in Vicenza”.