Maxi operazione contro lo spaccio di eroina e cocaina: 22 arresti e due chili di droga sequestrata

La cocaina e l’eroina che veniva smerciata nel Vicentino passava il più delle volte per la loro organizzazione: un clan dedito allo spaccio che riforniva copiosamente i tossici di città e provincia e che è stata sgominata nell’ambito di una vasta e lunga operazione antidroga, messa in atto dai carabinieri di Vicenza e che ha riguardato ben cinque regioni italiane. 22 le persone arrestate, tutti di nigeriani.

Ingenti le quantità di droghe sequestrate: quasi mezzo chilo di cocaina e più di un chilo e mezzo di eroina, oltre a 50 mila euro in contanti.

Il blitz finale, al termine di mesi di indagini, pedinamenti, intercettazioni e arresti in flagranza, è scattato nelle prime ore di oggi. I 22 indagati dovranno rispondere del reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Un’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia (a Vicenza in conferenza stampa stamane era presente il  procuratore Bruno Cerchi), mentre l’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia.
L’indagine ha consentito di smantellare la principale organizzazione criminale presente a Vicenza, dedita all’approvvigionamento e fornitura di cocaina ed eroina poi smerciate in varie piazze del capoluogo berico e della provincia.

L’indagine era partita con il sequestro a uno spacciatore, di alcuni ovuli di cocaina e nel dettaglio l’attività investigativa ha portato, nel tempo, al sequestro complessivo di 430 grammi di cocaina, 1,6 chilogrammi di eroina e denaro contante per circa 50 mila euro, ritenuto dai militari dell’Arma provento dell’attività di spaccio.
In particolare, l’organizzazione criminale era costituita da una struttura verticistica e da complici incaricati di rifornire il sodalizio di ingenti quantitativi di droga, contenuta in ovuli che spesso venivano ingeriti per evitare controlli e contrassegnati da un codice alfanumerico per la gestione dello smistamento ai numerosi spacciatori operanti nella zona di Campo Marzo, davanti alla stazione ferroviaria di Vicenza, e in altre piazze di spaccio del capoluogo. E proprio quel primo sequestro di ovuli contrassegnati da un codice, ha portato gli investigatori di via Muggia a ritenere di trovarsi di fronte a un commercio di droga ben articolato.

Soddisfazione e plauso per l’operazione antidroga è stata epsressa dal sindaco di Vicenza Giacomo Possamai e dal presidente della Regione Luca Zaia. “E’ un duro colpo al flusso di droga a buon mercato che da tempo arrivava a Vicenza -ha detto Possamai -, richiamando tossicodipendenti anche da fuori città. Questo tipo di interventi è fondamentale per contrastare un fenomeno criminale che va ben oltre il microspaccio di strada. Le amministrazioni comunali, con le proprie polizie locali, possono certamente contrastare la microcriminalità e il degrado urbano, ma questo blitz portato positivamente a termine dai carabinieri dopo due anni di indagini dimostra che con sofisticate operazioni di intelligence, condotte da investigatori specializzati, è possibile sgominare le organizzazioni criminali sempre più complesse che controllano il mercato della droga”.
“Un’operazione – ha sottolineato Zaia – di particolare importanza, per la complessità
dell’indagine che ha richiesto pazienza, perizia, grande professionalità. Purtroppo
questi arresti in tante regioni la dicono lunga su quanto vaste e
ramificate siano queste organizzazioni criminali, alle quali oggi la legalità ha risposto
adeguatamente”.