“Migranti, maestri di speranza”: Epifania e festa dei popoli per mille in Duomo

Una celebrazione interculturale, nelle preghiere, nei canti, nelle letture. E’ quella che si è tenuta questa mattina in Duomo a Vicenza, dove il vescovo Giuliano Brugnotto ha concelebrato l’annuale santa messa colorita e vivace dell’Epifania nella veste di “festa dei popoli“.

In cattedrale erano presenti un migliaio di persone originari dei diversi angoli del pianeta e che hanno trovato un futuro nel Vicentino: le diverse comunità, vestite negli abiti tradizionali, si sono alternati nell’animazione, in particolare grazie ai diversi cori presenti: ghanesi, filippini, rumeni, ucarini, italiani, di lingua spagnola, francofona, nigeriana, srilankese.

Nella Diocesi di Vicenza, sono 16 i Centri pastorali per migranti di fede cattolica: sette a Vicenza (per filippini, ghanesi, nigeriani, romeni, srilankesi, latinoamericani e ucraini), tre a Bassano del Grappa (per filippini e ghanesi, latinoamericani e ucraini), due a Schio (per ghanesi, nigeriani e romeni), due a Valdagno (ucraini e ghanesi) e poi uno ad Arzignano (per ghanesi), uno a Creazzo (per africani francofoni).

Il vescovo ha ricordato l’impegno a trasformare “le differenze che possono dividere in differenze capaci di unire” e ricordando le parole di Papa Francesco ha ricordato come i migranti siano “portatori di speranza”. “Come i Magi – ha detto Brugnotto – che partono verso l’ignoto, quanta speranza c’è nel cuore di chi lascia la propria terra? È la testimonianza di attaccamento alla vita e a Dio”.