Minacce (recidive) a madre e fratello: prima con un coltello, stavolta con un machete

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E’ un incubo che continua e una tensione che sale di giorno in giorno, con la giustizia che tarda a prendere provvedimenti. Non c’è pace in questo mese di marzo all’interno di una famiglia di Vicenza, con le forze di polizia a intervenire di volta in volta ma senza poter per evitare tragedia ma senza riuscire a porre fine a una situazione ormai degenerata in atti di violenza che si ripetono.

Un giovane del capoluogo di 22 anni, infatti, per la seconda volta in una manciata di giorni è stato “rincorso”, catturato e denunciato dalle volanti della Questura su segnalazione della madre e del fratello, minacciati di morte dal congiunto, quest’ultimo armato di machete.

Nell’episodio precedente, altrettanto grave e che risale solamente a mercoledì 17 marzo, l’esagitato aveva maneggiato un coltello per intimorire i familiari, salvo poi fuggire e venire bloccato dai poliziotti in un parco cittadino, dopo aver tentato di aggredirli fisicamente. Tentativo fallito dopo aver constatato suo malgrado in prima persona l’efficacia dello spray urticante. In quell’occasione nella sua disponibilità, presso l’abitazione che condivide con la madre e un fratello, erano stati sequestrati anche 30 grammi di di “droghe leggere”. Inoltre il giovane particolarmente suscettibile si era ferito alle mani, dovendo ricorrere alle cure, dopo aver frantumato dei vetri sempre in casa propria.

Secondo quanto comunicato in giornata dalla Questura berica, il 22enne ha ripetuto la “scenata” di rabbia anche domenica sera, agitando in mano l’utensile e proferendo minacce esplicite ai familiari. Non contento, prima di andarsene ha danneggiato l’automobile del fratello che tentava di calmarlo, per poi salire a bordo di un altro veicolo e far perdere le proprie tracce. Solo stamattina i militari della polizia di Stato sono riusciti a raggiungerlo, dopo l’ennesima segnalazione, scovandolo non appena rientrato presso il suo domicilio, come niente fosse accaduto.

Stavolta, almeno, il ragazzo non ha opposto resistenza nè si è gettato contro gli operatori. Al suo curriculum di precedenti è stata così aggiunta una nuova denuncia però nuovamente a piede libero, nonostante la recidività di atteggiamenti violenti e probabilmente già ben oltre i limiti della pericolosità sociale.