“Moki” in… libero trionfo: il trampolino della carriera a Vicenza, dove ha vissuto 7 anni
Parla tanto il dialetto napoletano quanto quello veneto, a richiesta, una delle stelle e delle ragazze d’oro della spedizione olimpica del volley femminile a Parigi 2024. Monica De Gennaro, classe 1987 e soprattutto con classe da vendere che le è valsa anche il premio come mvp nel ruolo di libero della competizione a cinque cerchi, si può dire senza timor di smentita che il trampolino di lancio verso la brillante carriera di atleta lo ha “compiuto” proprio a Vicenza. Di pomeriggio, un altro trampolino in mondovisione, lanciata in aria dalle amiche azzurre.
Nata a Sorrento in Campania, ormai “mezza vita” l’ha vissuta in Veneto. Chissà se ai tempi dell’approdo da adolescente al Nord già la chiamavano “Moki“, come è conosciuta in tutto il mondo della pallavolo, quando nel 2002, da ragazzina si trovò ad indossare per la prima volta la divisa dell’allora Metodo Infoplus (dalla B2 in su fino alla massima serie), Novello Vicenza, e infine della Minetti Infoplus , qui dove la sua definitiva consacrazione arrivò con la chiamata in Azzurro quando la “trottola” tutto campo incantava il PalaGoldoni nell’era d’oro della pallavolo berica in serie A1.
A proposito di oro, brilla della luce speciale di questo metallo quella che Miki De Gennaro ha conquistato domenica nella giornata conclusiva delle Olimpiadi 2024, insieme alle “socie” della Nazionale Italiana più forte di sempre. Da titolare, da veterana. Portata in trionfo dalle stesse compagne di squadra azzurra dopo il punto decisivo sugli Usa, le campionesse olimpiche in carica da Tokui (3-0 il punteggio ieri, dominando). Lei la più festeggiata, lei la più decisiva in fase difensiva, lei la migliore – a 37 anni e mezzo – a livello mondiale nel suo ruolo.
Con un pizzico di Vicentino nel cuore, e di Veneto ancora di più, vista la sua decennale militanza nell’Imoco Conegliano, il club superstar d’Europa: sette anni a Vicenza all’inizio della carriera, tra B2, B1 e A1, e dieci ormai già compiuti nel Trevigiano. Con un palmares di giocatrice che si arricchisce da ieri del trofeo più ambito, da aggiungere a due Mondiali per Club, Champions League, 7 scudetti e 6 Coppa Italia. E, a proposito di cuore, anche la storia personale di Monica sta trovando una catapulta mediatica grazie all’impresa di Parigi, rendendo nota al mondo extra volley la relazione sentimentale con l’allenatore sia di Imoco che della Nazionale della Turchia (affrontata due volte alle Olimpiadi, con doppio 3-0), il coach Daniele Santarelli. Sono sposati dal 2017.