Mondiali di gravel in Veneto: start da Campo Marzo e trionfo di “Gianni”, campione belga dal nome nostrano
La fuga per la vittoria del primo storico Mondiale di gravel, il ciclismo su sterrato, ospitato in Veneto con partenza da Vicenza e arrivo a Cittadella, premia un campione dal nome italiano ma di nazionalità belga – Gianni Veermersch – mentre la medaglia d’argento va al collo di un italiano dal nome di lingua tedesca, l’altoatesino Daniel Oss, con via via tutti gli altri partecipanti dalla start lista di 140 corridori allo start.
Il giorno prima a trionfare per la competizione era stata invece Pauline Ferrand-Prevot, stella transalpina, per una storica prima edizione assoluta iridata che ha avuto il capoluogo berico palcoscenico di partenza, allestita in Campo Marzo, attraversando a Monte Berico e più località della provincia vicentina. Presenti alla manifestazione vari campioni del ciclismo “classico” su strada e anche del ciclocross come l’olandese Mathieu Van der Poel, terzo al traguardo dopo i 194 chilometri di fatica.
Altri nomi eccellenti per gli addetti ai lavori del mondo dei pedali erano quelli di Peter Sagan asso delle volate, tre volte campione del mondo su strada, e dell’olimpionico a Tokyo 2020 Greg Van Avermaet. Da non concorrente, infine, presente al traguardo anche il fenomeno sloveno Tadej Pogacar. Nel programma di gara di domenica 194 chilometri, per tre quarti su argini e stradine di campagna, come prevede il tracciato di questa particolare versione di corsa in sella a biciclette adattate al terreno. Lungo sentieri che risalgono il corso del fiume Brenta il vantaggio della coppia di testa formata da Oss e Veermesch ha scavato il solco tra i due outsider e gli inseguitor fino a giocarsi la medaglia d’oro tra i “pro” del gravel nel testa a testa finale che ha sorriso al belga.
Oltre alla corsa denominata “Elite” con i campioni dei pedali più conosciuti nel corso del week end autunnale, c’è stato spazio anche per le gare dedicate alle diverse categorie di età degli amatori, per una festa che ha coinvolto centinaia di appassionati e tanti curiosi sparsi lungo i percorsi di gara. Tra loro anche le cicliste del gravel “in rosa”, cimentatesi sabato nell’appuntamento di apertura che ha visto un’altra gioia per i colori azzurri: dietro alla transalpina vincitrice e alla svizzera Sina Frei, infatti, medaglia di bronzo per l’azzurra Chiara Teocchi.