Party al parco fino a mezzanotte in barba al coprifuoco. E alla civiltà, per “semina” di rifiuti
L’amministrazione comunale di Monteviale offro loro una chance, nonostante la pazienza staia volgendo al termine al ripetersi di episodi analoghi: presentarsi spontaneamente al sindaco o alla polizia locale (magari) per scusarsi e soprattutto per rimediare, sul piano del senso civico, dopo aver lordato uno spazio di verde pubblico disseminando a terra i propri avanzi e rifiuti dopo la serata di baldoria. Anzichè attendere, al contrario, che qualcuno suoni al campanello di casa nei prossimi giorni, recapitando un compendio di multe salate, con destinatari ragazzi e ragazze del paese, di età compresa tra i 17 e i 19 anni, per buona parte già riconosciuti.
Sarebbero infatti già stati tutti o quasi individuati i protagonisti di un festino a base alcolica andato in scena sabato sera al Parco Giardino Donestra Callecurta, oggetto di un progetto di riqualificazione iniziato nel 2019. Sforando in maniera evidente anche l’orario di coprifuoco delle 22, secondo alcune testimonianze da parte di cittadini residenti oltre ai riscontri acquisiti insieme ai filmati di videosorveglianza. Solo poco prima di mezzanotte il rendez-vous si sarebbe concluso, con gli invitati a far rientro alle rispettive abitazioni.
A darne notizia alla cittadinanza è stata la pagina Facebook del Comune, che ha riservato opportuna comunicazione alle famiglie più sociale della possibilità di alleggerire la posizione degli artefici della bravata. Più di qualche genitore, in queste ore, sin prepara a interrogare gli i figli adolescenti o poco più per ricevere – in questo caso “in presenza” e con facoltà di sgridata – risposte esaurienti riguardo il sabato di festa (almeno) all’aperto. Il gruppetto, oltre ad aver lasciato immondizie nel parco contravvenendo in più punti al regolamento comunale, ha trasgredito le norme del Dpcm in materia di contenimento del Covid-19, e potrebbe quindi collezionare fino a un migliaio di euro ciascuno assommando le varie infrazioni. Dal divieto di assembramento allo spostamento “fuori orario”, è ampio il carnet di violazioni che sarebbero state commesse, comprendendo anche schiamazzi, musica ad alto volume tra gli esempi citati dalla nota comunale.