Tre anni di malattia, il trapianto, la resa a 18 anni. “Gigi” giocherà a calcio con gli angeli
Il fischio finale di una partita con la vita che una grande squadra voleva vincere a tutti i costi è giunto ieri, in crudele anticipo. Ha posto fine all’esistenza terrena di un giovane di che ad agosto avrebbe compiuto 19 anni, Gianluigi Petti. Da tre, purtroppo, la malattia – una forma di leucemia – aveva reso il futuro del ragazzo un tempo condizionale, costellato da momenti bui ma anche di impennate di speranza, così come dopo il trapianto di midollo avvenuto lo scorso autunno. Giocava a calcio “Gigi”, nella squadra del suo paese – lo Junior Monticello – e desiderava tanto reindossare quella maglia che avrebbe significato la parola guarigione oltre a tornare a praticare una passione con i suoi amici di sempre. Magari con sulle tribune il sorriso e gli incitamenti dei familiari e della compagnia di amici del cuore. Tutte queste persone, intorno a lui, avevano formato una squadra, per sostenerlo in ogni modo possibile, a volte in silenzio e altre a “squarciagola”.
“Il nostro campo sarà per sempre la tua seconda casa. Fai buon viaggio Gigi, ovunque tu sia”. Questo il messaggio di dolore e insieme di affetto dal quale in tanti, ieri sera, hanno appreso della tragica notizia che nessuno a Monticello Conte Otto avrebbe mai voluto leggere o sentire. E’ apparso sulla pagina Facebook del club sportivo, insieme a una bella immagine dei tempi altrettanto belli: quelli in cui un adolescente come tanti veste una divisa di gioco e da leone affronta una partita di calcio, insieme a chi condivide lo stesso obiettivo. Gianluigi ha lasciato il “campo” più importante nel pomeriggio di ieri, in un periodo in cui il pallone viene riposto nella cesta, in estate. Pronto forse per il ritiro di un prossimo campionato, di quelli che si svolgono dove più in alto non si può, tra gli angeli.
Proprio questa settimana a questo squadrone “Forza Gigi” si era aggiunto Mimmo Di Carlo, neotecnico del L.R. Vicenza Virtus. In passato lo stesso aveva fatto Nicola Zanini altro ex allenatore del “Lane”, suo concittadino. Lunedì uno dei più amati di sempre tra i biancorossi aveva fatto visita a Gianluigi al S. Bortolo di Vicenza, come racconta il Giornale di Vicenza odierno. Frequentava l’istituto Almerico Da Schio a Vicenza, lascia i genitori e il fratello maggiore e una comunità intera in lutto e che saprà stringersi con affetto e conforto genuini intorno alla famiglia.