Natale: bene la ristorazione, regali all’ultimo minuto. Confcommercio: “Comprate nei negozi fisici”
Vanno bene nel Vicentino le prenotazioni nei ristoranti e trattorie in vista del Natale, ma la corsa al regalo ancora non c’è. A fare un primo punto sui consumi in vista delle feste natalizie è una rilevazione di Confcommercio Vicenza, che evidenza come sia il settore della ristorazione quello che sta registrando un trend positivo, anche perché i vicentini sanno che, oramai da qualche anno, se vogliono assicurarsi un posto per il classico pranzo fuori casa devono prendersi per tempo.
La corsa al regalo, invece, non è ancora entrata nel vivo e ci si aspetta un incremento delle vendite soprattutto all’approssimarsi del 25 dicembre.
“È così già da qualche anno – spiega Nicola Piccolo –: i doni di Natale si acquistano sempre più all’ultimo momento, aspettando anche l’arrivo della tredicesima. Nel frattempo si prenota il pranzo al ristorante o nelle gastronomie e si gira per i negozi per farsi qualche idea sugli acquisti”. Secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio nazionale, chi farà regali di Natale spenderà in media 207 euro. “Il mio invito a tutti i vicentini è di acquistare nei negozi fisici del territorio: nei centri storici, nei quartieri, ‘sotto casa’ – afferma il presidente Piccolo -. È una scelta che spero faranno in tanti, sostenendo quelle attività che garantiscono vivacità, un servizio efficiente e sicurezza per chi vive nei centri storici, nei quartieri e nei paesi”.
Tornando alla ristorazione, per Gianluca Baratto, presidente di Fipe-Confcommercio Vicenza, che rappresenta la categoria dei ristoratori, “quest’anno dovrebbe essere confermato l’ottimo trend già registrato a Natale 2023. Le prenotazioni stanno andando bene e molti locali hanno già il tutto esaurito, qualcuno addirittura ha chiuso le prenotazioni a ottobre. Per chi vuole trovare posto l’invito è di affrettarsi”.
Nel frattempo andamento positivo anche per le cene aziendali: “su questo fronte, sentendo i colleghi, il trend è in crescita rispetto allo scorso anno”, è l’analisi di Baratto. I prezzi? “Qualche ritocco verso l’alto c’è stato, ma la maggior parte li ha tenuti invariati, con una media attorno ai 60 euro, anche se i prezzi variano molto a seconda del menu e della tipologia di locale”, rileva il presidente di Fipe Vicenza.
E a proposito di menu, nel Vicentino vince sempre la tradizione: dai tortellini in brodo al cappone ripieno, dai risotti al bollito, dalle lasagne al forno in tante varianti alle carni di bassa corte come la faraona, dai vari formati di pasta fresca agli arrosti fino alle tante scelte sul pesce, sarà come sempre un Natale all’insegna dei sapori tipici di queste festività.