Nuova direttrice alla Medicina Nucleare dell’Ulss Berica. Una vicentina “promossa in casa”

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Ultima nomina del 2024 a

Ultima nomina in carica apicale del 2024 all’interno dell’Ulss 8 Berica, con il reparto Uoc di Medicina Nucleare ad accogliere la promozione in grado della dottoressa vicentina Marta Zaroccolo, già operativa nei ranghi della “squadra” al lavoro nel polo del capoluogo San Bortolo e che a breve ne assumerà dunque la guida.

Vicentina di nascita e per la prima fase di studi, la nuova primaria di reparto si è laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova, dove ha conseguito anche la specializzazione in Medicina Nucleare.

Dopo una prima esperienza professionale presso l’Azienda Ospedaliera di Padova, da ormai quasi 15 anni la dottoressa Zaroccolo lavora presso la Medicina Nucleare dell’ospedale di Vicenza, con ruoli di crescente responsabilità fino a ricoprire, a partire dal 2019, un incarico di alta specializzazione in Diagnostica Pet. In parallelo all’attività clinica, quella di docente presso gli atenei di Padova e Verona nella formazione di giovani medici che si specializzano nella Diagnostica per Immagini. Nel suo curriculum anche le partecipazioni a convegni e la firma in numerose pubblicazioni per gli studi portati a termine.

Dopo la nomina ufficiale dei giorni scorsi, attraverso l’ufficio stampa di Ulss 8 Berica ecco in anteprima una dichiarazione inerente all’upgrade professionale. “Naturalmente sono molto felice per questo nuovo incarico – commenta la dottoressa Zaroccolo – che mi consente di proseguire la mia carriera nell’ospedale della mia città, dove ho sempre desiderato lavorare. Il nostro è un centro hub, dunque per definizione è un riferimento, e puntiamo a farlo crescere ulteriormente con una diagnostica Pet all’avanguardia e una altrettanto all’avanguardia sezione di degenze protette”.

Ospedale San Bortolo a Vicenza

“Auguro alla dottoressa Zaroccolo buon lavoro – commenta il Direttore Generale dell’Ulss 8 Berica Patrizia Simionato -. Sono certa che con le sue competenze professionali e con la sua conoscenza dell’Unità Operativa che va a dirigere potrà portare un valido contributo per valorizzare ulteriormente un’attività diagnostica di alto livello, nella quale è essenziale anche la capacità di lavorare in équipe con i colleghi di altre specialità”.