Nuova guida per 15 mila imprese beriche associate a Confartigianato: è Cavion
Un “upgrade” di un solo scalino verso l’alto ma che vale come un’investitura ufficiale a punto di riferimento per circa 15 mila imprenditori artigiani con radici produttive nel territorio vicentino. L’associazione di categoria Confartigianato ha scelto la sua guida per il prossimo biennio, eleggendo l’ex vicepresidente Gianluca Cavion alla massima carica provinciale, rendendolo portavoce e “regista” del comparto berico. Valdagnese di 52 anni, è imprenditore nel settore delle costruzioni edili.
A procedere alla nomina lunedì sera è stato il consiglio direttivo, optando per una gestione lineare proprio della cabina di regia. Il passaggio di testimone avviene infatti dirigente uscente altopianese Agostino Bonomo, che ha lasciato ogni incarico a livello provinciale e regionale come annunciato due settimane fa. Nessuna sorpresa, quindi, come si poteva ampiamente prevedere tocca ora all’ex vice portare avanti il lavoro del suo predecessore.
Al neo eletto presidente non manca certo esperienza in ambito associativo e conoscenza delle dinamiche produttive, al pari delle problematiche affrontate e da affrontare. “Una scelta nel segno della continuità – si legge nella nota che accompagna l’ufficializzazione della notizia – in questa difficile fase economica e sociale che interessa Confartigianato. Avendo già maturato una lunga esperienza accanto al presidente uscente e in qualità di membro della Giunta Esecutiva con delega alle Politiche d’Impresa, Strategie di Mercato, e per l’Imprenditoria Giovanile, Cavion è stato ritenuto dal consiglio direttivo la persona più idonea per proseguire un cammino che vedrà Confartigianato impegnata in prima linea su più fronti nei prossimi mesi”.
Le sue prime parole da presidente. “Raccolgo un’eredità importante da Bonomo che ringrazio ed è mia intenzione, assieme alla squadra di Giunta, farne tesoro e valorizzarla – commenta Cavion -. Il 2020 è stato un anno duro sia per i singoli che per l’economia, ma Confartigianato non ha mai perso il passo accompagnando le sue imprese giorno per giorno mantenendo alta l’attenzione del legislatore verso il mondo dell’artigianato che rappresenta l’ossatura del nostro Paese. Dal sostegno alle imprese che più stanno pagando l’emergenza e gli annessi provvedimenti, dalle strategie più idonee per un rilancio, dalla diffusione di una cultura d’impresa che guarda all’innovazione e alla digitalizzazione come irrinunciabili frontiere, Confartigianato in questi mesi non ha mai abbassato la guardia esprimendo al meglio il suo ruolo di ‘corpo intermedio’. A livello locale la nostra presenza, già ben radicata attraverso le rappresentanze di categoria e con i mandamenti in ciascun comune, è un fondamentale punto di ascolto e incontro con i nostri soci e questo ci permette di tessere rapporti con le amministrazioni portando le istanze raccolte dai colleghi imprenditori. Ogni territorio ha le proprie specificità sotto molti punti di vista, perciò l’interlocuzione con i sindaci, prima voce di quelle realtà, è per Confartigianato, e per le imprese che in quelle aree operano, di vitale importanza”.
Oltre alle problematiche inevitabilmente legate alla situazione contingente, ci sono
anche tematiche di sviluppo nell’agenda del neo presidente. “Partiamo dal Superbonus 110% visto l’impatto che avrà su tutte le aziende del Sistema Casa, sui cittadini, sul patrimonio edilizio, sulle emissioni. Siamo pronti a fornire servizi e consulenze affinché le potenzialità di questa misura siano colte appieno. E parlando di filiera della casa non posso non porre l’accento sull’importanza delle Reti di Impresa che permettono accessi più rapidi ed efficaci per esempio nei bandi pubblici ma anche di allargare il mercato dei diversi componenti”, spiega Cavion. “Tra le priorità, naturalmente, non vanno dimenticate le infrastrutture quali: la Pedemontana, sulle cui opere accessorie non manca una certa preoccupazione; la Valdastico Nord, arteria che le nostre aziende attendono da tempo per avere un corridoio diretto con i mercati di sbocco del nord Europa; e la Tav, i cui lavori arrivano fino a Verona per poi lasciare il posto a tanti punti di domanda”.
E ancora: “altri temi su cui concentreremo la nostra azione saranno le misure riguardanti gli investimenti 4.0, perché mancano politiche serie che tocchino le Pmi e perché questo tipo di interventi devono diventare strutturali. Quanto all’export, da sempre punto di forza delle nostre imprese e del nostro territorio, ha subito un fortissimo rallentamento visto il clima d’incertezza globale generato dal Covid; vanno quindi pensate politiche e iniziative per recuperare anche in questo ambito il tempo perduto per dare forza agli artigiani impegnati in questo campo sia direttamente che all’interno delle filiere manifatturiere”. Quanto al mondo politico, Gianluca Cavion lancia un solo, forte messaggio: “Prima pensate al piccolo: nel varare i provvedimenti vanno prese in considerazione le ‘misure’ delle imprese. Se il 99% del tessuto produttivo è costituito da Pmi perché ostinarsi a fare norme e leggi che non rispecchiano questa realtà?”.