Vendita illegale di oggetti in avorio nei mercatini d’antiquariato: sequestro dei carabinieri forestali

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Un commercio illecito di manufatti in avorio è stato scoperto dai carabinieri forestali del nucleo Cites di Vicenza, che hanno provveduto al loro sequestro.

Nell’ambito delle attività finalizzate all’accertamento della corretta applicazione della Convenzione di Washington (Cites) a tutela delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione a cui hanno aderito l’Italia e altri 182 Paesi, i militari del nucleo Carabinieri Cites di Vicenza hanno effettuato, infatti, numerosi controlli nei principali mercatini di antiquariato svolti nella provincia di Vicenza.
L’esito delle verifiche ha portato al sequestro di un totale di 18 manufatti in avorio di elefante (Loxodonta africana) messi in vendita in violazione della Legge 150 del 1992 che disciplina i reati relativi all’applicazione in Italia della Convenzione di Washington.

In particolare, sono stati sequestrati oggetti personali quali gioielli, ciondoli, statuine e soprammobili raffiguranti animali posti in vendita senza la prevista documentazione Cites che ne attestasse la legale acquisizione e ne permettesse la vendita.
Nonostante la stringente normativa internazionale e le azioni intraprese a livello mondiale dall’Unione Europea contro il bracconaggio di elefanti ed il traffico di avorio, numerose sono ancora le violazioni della normativa relativa al commercio di manufatti in avorio di esemplari di questa specie animale che è inclusa nell’allegato A del Regolamento (CE) 338 del 1997. Il Regolamento, infatti, recepisce a livello europeo la Convenzione di Washington, disciplinando in modo altamente restrittivo il loro commercio.

Sono infatti vietati gli scambi all’interno dell’Unione Europea, l’esportazione e l’importazione per fini commerciali, sia di avorio grezzo che di prodotti lavorati contenenti avorio. Le uniche eccezioni riguardano gli strumenti musicali contenenti avorio acquisiti tra il 1947 e il 1975 – “pre-convenzione” – e gli esemplari lavorati prima del 1947, oggetti d’antiquariato per cui è necessario tuttavia, il rilascio di certificato Cites per la vendita dietro presentazione di idonea documentazione che ne attesti la rilevanza storico-culturale, come ad esempio perizie redatte da esperti autorizzati e riconosciuti, o vecchie fotografie dell’esemplare di avorio, vecchie licenze di caccia, lettere e documenti non privati, copie dei timbri sul passaporto. Il tutto al fine di dimostrare in modo soddisfacente la legalità dell’acquisizione o del possesso.

I Carabinieri Forestali dei Nuclei Cites sono gli unici autorizzati nel nostro Paese al rilascio delle certificazioni per la riesportazione ed il commercio delle specie tutelate dalla Convenzione di
Washington (Cites). Militari dell’Arma dei Carabinieri altamente specializzati nel contrasto del traffico di specie protette sul territorio nazionale, effettuano un continuo controllo del commercio di parti e prodotti derivati da specie oggetto di tutela attraverso i normali servizi d’istituto e durante le mirate campagne operative di controllo disposte dal Raggruppamento Carabinieri Cites.