Oltre 50 comuni vicentini aderiscono alla prima rete provinciale per le pari opportunità
Un protocollo d’intesa per la Rete delle Pari Opportunità del Vicentino che vuole essere anche un messaggio corale contro ogni forma di discriminazione. È quanto è stato sottoscritto ieri a Villa Cordellina Lombardi, sede di rappresentanza della Provincia. Ad oggi ad aderire alla rete sono 53 comuni e continua la richiesta di informazioni al fine dell’adesione. Sottoscrivere il protocollo a ridosso del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, segna la volontà della rete di impegnarsi per cambiare rotta.
“È la prima rete provinciale delle pari opportunità in Italia -ha esordito il consigliere delegato Francesco Enrico Gonzo – e il fatto che metà dei comuni vicentini abbiano già aderito significa che è forte la volontà di fare squadra, per amplificare le azioni dei singoli in un percorso comune contro le discriminazioni di ogni tipo. Ad indicare la strada è proprio il dipinto del Tiepolo sul soffitto di villa Cordellina Lombardi, che ritrae l’intelligenza che scaccia l’ignoranza. I pregiudizi e le discriminazioni sono conseguenza dell’ignoranza e per superarli serve conoscenza. Questo è il nostro compito.”
Fortemente voluta dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia, la rete è un organismo snello, “un luogo di incontro e di confronto – ha sottolineato la presidente della Commissione Loredana Zanella – per condividere progetti, dati, buone prassi, per formarsi e informarsi sulla normativa che riguarda le pari opportunità e sugli obblighi delle istituzioni. La rete vuole accendere un faro su un tema purtroppo poco considerato ma che segna il grado di civiltà di uno Stato e di una comunità.”
A scendere nel dettaglio degli obblighi dei comuni in tema di pari opportunità è stata la vicepresidente della Commissione Mirta Corrà, che ha parlato di Commissione Comunale, Comitato Unico di Garanzia, Consigliera di fiducia. Figure obbligatorie, le prime due, ma di cui la quasi totalità dei comuni vicentini è sprovvista. Ed è proprio questo uno dei motivi per cui la Commissione provinciale ha chiesto che prima della firma il protocollo di intesa fosse approvato dai Consigli Comunali, oltre che da quello provinciale. In questo modo il tema delle pari opportunità è entrato nelle sale consiliari, luogo simbolo dove vengono discussi gli argomenti di maggiore interesse della comunità.
La rete non ha colore politico, proprio come le pari opportunità, si rivolge ai grandi e piccoli comuni e guarda oltre ogni tipo di discriminazione, favorendo non solo la parità di genere, ma la parità oltre ogni differenza, da vivere come arricchimento e non come limite. Protagonista e firmataria del protocollo anche la Consigliera di Parità Francesca Lazzari, organismo di nomina ministeriale con il compito di monitorare e promuovere le pari opportunità in ambito lavorativo. “La parità sul lavoro è la base per la parità sociale – ha affermato – ed è uno dei pilastri su cui si regge il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mette a disposizione fondi per le imprese per ridurre il divario tra donne e uomini sul fronte della parità salariale. Un messaggio forte a sottolineare l’importanza delle donne nello sviluppo economico del nostro Paese.”