Ulss 8, parte la vaccinazione per gli over 80. Prime lettere spedite
Dopo la revisione del piano di vaccinazioni anticovid che si è resa necessaria a causa del rallentamento delle forniture delle fiale fornite da Pfizer-Biontech, con 15 giorni di ritardo rispetto al (primo) programma parte anche in Veneto la campagna di copertura per le persone ultraottantenni. L’accantonamento delle dosi e le rassicurazioni fornite dal Commissario Arcuri permettono di escludere altri ostacoli, con la Regione Veneto a dare quindi il “via libera” alla fase esecutiva dopo quella progettuale.
Spedite in queste ore le prime lettere di convocazione destinate ai cittadini della classe 1941 residenti in regione. Ciascuna di esse contiene tutte le indicazioni salienti riguardo alla procedura, alla data e orario di somministrazione delle due dosi di vaccino e, ovviamente, la sede prescelta per le operazioni dall’Ulss territoriale di competenza.
Si parla di circa 7 mila persone, “nonne e nonni” vicentini che hanno passato indenni le due ondate epidemiche e che si apprestano, in maniera facoltativa, a ricevere l’antivirus tramite iniezione. Si tratta del vaccino di produzione americana, il primo approvato e sul mercato internazionale, come da protocollo confermato come esclusivo dopo le discussioni dei giorni scorsi per questa fascia d’età e per il quale si stanno facendo scorte in vista della seconda dose da inoculare a distanza di 21 giorni dalla prima. Da questa cifra vanno scorporati coloro che hanno contratto il Covid-19 e lo hanno superato indenni, protetti dagli anticorpi naturalmente prodotti dall’organismo in regime di autodifesa, e chi non risponderà per propria legittima decisione all’invito di Azienda Zero.
L’Ulss 8 Berica ha comunicato ieri di aver spedito le quasi 4 mila missive ad altrettanti indirizzi noti degli anziani vicentini nati nel ’41 non residenti in Rsa o strutture analoghe. Lettere nominali che erano state riposte in un cassetto a metà gennaio, in attesa di poter stampare su carta data e ora “certe” per il primo appello e il richiamo. Per il bacino che fa fede al capoluogo Vicenza sono stati comunicati i cinque punti-vaccino designati: a Lonigo nelle struttura polivalente di via Vittoria, a Noventa nel centro sportivo di via Frassenara, a Valdagno nella nuova palestra di via Volta, a Trissino come punto di riferimento per la vallata del Chiampo (palasport di via Sauro) e nel padiglione della Fiera di Vicenza.
La stessa operazione sarà completata dall’Ulss 7 Pedemontana nelle prossime ore, con l’indicazione dettagliata dei centri stabiliti per le operazioni e delle modalità concordate con gli operatori sanitari. Da ricordare che una volta completato il ciclo deli 80enni in tutto il Veneto si andrà a ritroso in riferimento all’anno di nascita, e quindi salendo in progressione con l’età anagrafica, nell’arco delle prossime 5/6 settimane. Una popolazione stimata in circa 60 mila pensionati, nella sola provincia di Vicenza, con anche qualche centenario tra i più longevi in lista d’attesa. Parallelamente ai “grandi anziani” si procederà alla somministrazione delle vaccinazioni residue agli operatori sanitari rimasti fuori dalla prima fase delle operazioni, agli “indecisi” che operano nelle case di riposo residenziali che hanno accolto l’invito delle rispettive direzioni, più odontoiatri e dentisti, persone con disabilità e altre figure speciali ad alto rischio di contagio.