Pfas, l’europarlamento vota “no” al livello zero nelle acque potabili
Ieri a Strasburgo si è votata la bozza della futura direttiva Ue sulle acque. La proposta finale è stata approvata con la maggioranza composta dai gruppi nazionali aderenti al Ppe (popolari europei) e il voto contrario delle formazioni che contengono Lega, Pd e Movimento 5 Stelle.
I limiti fissati per i composti perfluoroalchilici sono quelli che erano previsti nella bozza originaria della direttiva: un massimo di 100 nanogrammi per litro per ogni singolo componente Pfas, e 500 nanogrammi per litro del totale dei composti perfluoroalchilici. I limiti sono così superiori anche a quelli già previsti attualmente per il Veneto, da normativa regionale: 30 nanogrammi per litro per il composto Pfos e 90 per il Pfoa, circa 300 nanogrammi il totale di tutti i composti Pfas. I valori non sono definitivi, potrebbero essere modificati ancora in futuro da un consiglio europeo dei ministri dell’Ambiente.
Deluse, ovviamente, le Mamme No Pfas che erano andate a Strasburgo con gli striscioni, e che davanti all’Europarlamento hanno tenuto degli incontri di sensibilizzazione sul tema. “Non è stata accettata la proposta di porre limiti pari, e neppure il più vicino allo zero – rileva il comitato. Purtroppo non sono stati fissati limiti per i Pfas a catena corta, quelli tuttora in produzione e più difficili da bloccare con i filtri utilizzati dagli acquedotti.
È stata però accolta la proposta presentata dal gruppo GUE/NGL, su indicazioni di Laura Facciolo del Comitato Zeropfas Montagnana, che esprime la necessità di aggiornare regolarmente l’analisi del “rischio” man mano che vengono scoperte nuove sostanze contaminanti nell’acqua. Altra nota positiva: gli Stati membri dovranno garantire l’accesso all’acqua come diritto universale. La strada è ancora lunga – concludono le Mamme – ma continueremo ad informare e stimolare i parlamentari perché abbiamo avuto l’impressione che ci sia ancora tanta disinformazione sulla pericolosità dei Pfas”.
Bocciata la proposta sostenuta anche dal Pd, che prevedeva livelli più ridotti, quella della Lega (che prevedeva lo zero assoluto) e dei 5Stelle (zero “tecnico”, con un margine di 5 nanogrammi). Pd e 5Stelle hanno votato a vicenda le reciproche proposte, quella della Lega e della formazione di destra in cui è inserita invece non è stata sostenuta dai partiti europei di centrosinistra. Mara Bizzotto, capogruppo leghista a Strasburgo, attacca i democratici: “L’Europa delle lobby vota contro i nostri emendamenti Pfas zero! Scandalosa doppiezza di Pd e Forza Italia che a Strasburgo fanno l’esatto contrario di quanto dicono in Veneto”.
Sul tema ieri è intervenuta ieri anche la consigliera regionale della Lista Moretti Cristina Guarda, che ha accompagnato le mamme a Strasburgo: “La delusione e lo sconcerto vissuti qui a Strasburgo accanto alle mamme no-Pfas, sono enormi. La bocciatura da parte della maggioranza del Parlamento europeo di tutti gli emendamenti che proponevano limiti di Pfas inferiori o pari a zero rappresenta una delle peggiori pagine di una vicenda già di per sé tragica, che esigeva un provvedimento di ben altro indirizzo sul fronte della lotta all’inquinamento delle acque e della tutela sanitaria”.