Polizia ritrova 16enne affetta da autismo, scomparsa mentre era in vacanza con i genitori
La figlia sedicenne con sindrome autistica che non si trova più, il panico, la chiamata alla polizia, poi l’avvistamento, l’avvicinamento e il respiro di sollievo: per una coppia latinoamericana sono state ore di paura quelli vissuti ieri nel tardo pomeriggio a Vicenza, ma tutto si è per fortuna risolto al meglio.
L’allarme alle forze dell’ordine è scattato verso le 18,30 di ieri, venerdì 4 ottobre, quando i due genitori, originari del Guatemala e in vacanza a Vicenza con la sedicenne, hanno contattato disperati la sala operativa della Questura, tramite il numero di emergenza 113, chiedendo aiuto per ritrovare la loro figlia affetta da disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorder, Asd), che si era allontanata da un B&B in centro a Vicenza, dove erano alloggiati, rendendosi irrintracciabile da alcune ore. Una situazione drammatica, dato che in particolare la giovane soffre della sindrome di Kanner.
Immediatamente da viale Mazzini si è messo in moto il piano di ricerche, iniziando con l’invio delle pattuglie delle volanti per raccogliere con precisione la descrizione della minore affinché si potessero acquisire maggiori dettagli per orientare al meglio le operazioni di rintraccio.
I genitori hanno raccontato ai poliziotti di essere in vacanza da una settimana a Vicenza e che non erano in grado di descrivere come fosse vestita, dato che quando era sparita loro erano impegnati a prepararsi per uscire. La ragazza, peraltro, a causa di difficoltà deambulatorie non poteva aver comunque percorso molta distanza. Padre e madre, inoltre hanno spiegato agli agenti che pur comprendendo la lingua italiana e spagnola, non era in grado di comunicare se non con qualche sillaba e certamente non con gli estranei.
Anche con l’aiuto dei genitori, che erano già scesi in strada alla ricerca della figlia, i poliziotti hanno percorso tutte le vie intorno al B&B e alle 18.45 hanno rintracciato la ragazza ferma in piazza Garibaldi. Gli agenti l’hanno fatta avvicinare dalla madre, consentendo così di dare un epilogo positivo alla brutta avventura.