Ponte di Debba, approvato il progetto di fattibilità. Investimento da 10milioni
È stato approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica del nuovo ponte di Debba sul Bacchiglione, lungo la Riviera Berica: una delle infrastrutture viarie più attese del territorio, in particolare dell’est vicentino, che ora vede prendere il via il suo iter di realizzazione. Come ha precisato il presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco “permette di collegare la strada della Riviera Berica direttamente con la tangenziale di Vicenza e con il casello di Vicenza Est, eliminando l’utilizzo degli attuali ponti sul fiume Bacchiglione non più adeguati sia in termini di portata che in termini di sicurezza. Un indubbio vantaggio in termini di celerità e comodità, ma anche un beneficio per le frazioni di Santa Croce Bigolina e Campedello che si sgravano da traffico e inquinamento.”
Il raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato la gara della progettazione del nuovo ponte è E-Farm Engineering & Consulting Srl (mandataria) con Proteco Engineering Srl, Studio Ingegneria Strutturale Organte e Bortot, Tfe Ingegneria Srl, Federico Pizzin, Arcsat Snc di Valente Vincenzo e C. La nuova viabilità di Debba prevede la realizzazione di una rotatoria sulla SP247 Riviera Berica, in destra del fiume Bacchiglione. Dalla rotatoria, perpendicolare alla Riviera Berica, si stacca un asse viario lungo circa 500metri che grazie ad un ponte-viadotto di 6 campate supera le golene e l’alveo del Bacchiglione fino ad innestarsi sulla rotatoria esistente di San Pietro Intrigogna.
Si tratta di un’opera che si inserisce in un ambito naturalistico delicato e, secondo il progetto, lo fa nel massimo rispetto dell’esistente, ponendo attenzione alla tutela del territorio, ai vincoli paesaggistici e storico-architettonici, all’impatto sulla biodiversità di flora e fauna che popola l’area. E anche al rischio idraulico e di pertinenza fluviale, visto che il corso del Bacchiglione è cartografato come area di pericolosità idraulica. Tutti elementi che richiedono tecnologie costruttive all’avanguardia e un investimento economico corposo, pari a 10 milioni e 700mila euro (8 milioni e 450mila euro a carico della Provincia e 2milioni 250mila euro del Comune). “Un inserimento chirurgico – lo ha definito il consigliere provinciale Valter Orsi “che ha richiesto la valutazione di ogni singolo dettaglio e la massima condivisione anche con gli enti di controllo”. La soluzione proposta è stata analizzata, infatti, con gli enti competenti, Genio Civile, Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, Soprintendenza ai Beni Culturali, e tiene conto dei loro suggerimenti per ottemperare le esigenze di tutela del paesaggio e il rispetto delle normative in materia idraulica.
“Con questa infrastruttura e il proseguimento di via Aldo Moro -ha evidenziato l’assessore di Vicenza Marco Zocca– completiamo un percorso che permette di muoversi da nord a sud della città senza attraversarla, risparmiandoci un bel po’ di traffico.” Ora che il presidente Rucco ha approvato il decreto, la palla passa ai comuni di Vicenza e Longare chiamati a variare i vigenti Piani degli Interventi in base al progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera.
IL PROGETTO DI FATTIBILITÁ. Ad illustrare la nuova viabilità di Debba è stato il progettista Gianmaria De Stavola, che l’ha definita “500 metri densi di aspetti tecnici”. Gli elementi dell’opera sono tre: la rotatoria lungo la SP247 Riviera Berica, il viadotto e il collegamento con San Pietro Intrigogna.
La rotatoria si innesta nell’unico varco esistente tra i fabbricati lungo la SP247, a ridosso di un terreno agricolo di cui però si tiene a confine in modo da preservarlo. Il diametro è di 32 metri, quindi non molto ampio. È in rilevato, inclinata con una pendenza pari al 3% per assecondare l’andamento del fiume. L’innalzamento delle quote stradali agevola il sottopassaggio della pista ciclabile. Rispetto alle ipotesi precedenti, la rotatoria è slittata verso la golena, per tutelare una quercia secolare che si trova nell’area pedecollinare alle spalle del muro di contenimento esistente.
Il viadotto è a 6 campate, lungo complessivamente 313,4 metri. E’ rettilineo per le prime 3 campate, poi continua in curva con raggio variabile. Ha una corsia per senso di marcia di larghezza e una larghezza complessiva di 9 metri. La lunghezza del viadotto consente ampia luce fra le campate, permettendo il deflusso delle acque in particolare nei momenti di piena. La struttura è molto leggera, in acciaio, e bene si inserisce nel contesto agricolo.
Il collegamento della nuova arteria con la viabilità esistente di San Pietro Intrigogna è risolto con la rotatoria esistente. Una soluzione che permette di preservare l’intero filare alberato esistente e che presenta la migliore compatibilità con le future opere, cioè il collegamento con il casello autostradale a carico dell’Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa.
PROSSIMI PASSAGGI. Ora sono previste l’acquisizione formale dei pareri (Genio Civile e Soprintendenza ai Beni Culturali), l’adozione delle varianti ai Piani degli Interventi dei Comuni di Vicenza e Longare, l’approvazione delle varianti urbanistiche. A cui seguiranno la progettazione definitiva, quella esecutiva e l’inizio delle procedure di gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori.