Scovato da Squadra Mobile il ricettatore di bici rubate. In garage 19 cicli e altra refurtiva
Il suo nome era ampiamente già noto negli ambienti poco raccomandabili dei furti e della ricettazione in pratica di qualsiasi cosa, ma con le biciclette “specialità della casa”. Anzi, del garage di casa, dove un cittadino moldavo di 48 anni aveva ammassato di tutto, ma in particolare 19 cicli emersi nel corso di una perquisizione completata domenica dagli uomini della Questura di Vicenza proprio in città.
Un blitz mirato che ha trovato origine ieri mattina per caso, in virtù di un controllo stradale operato nei confronti di R.G. – fornite le sole iniziali -, “beccato” in giro con la sua auto per le strade capoluogo berico. Trattandosi di un pregiudicato già conosciuto per vicende legate alla microcriminalità, i controllori hanno approfondito l’esplorazione della monovolume su cui viaggiava da solo, trovando un motorino smontato da una bici elettrica e numerosi cartoni utilizzati di solito per imballare merci in spedizione.
Sul quale le spiegazioni relative al possesso del dispositivo erano alquanto lacunose, tanto da far scattare la perquisizione domiciliare che ha portato alla luce una sfilza di materiali presumibilmente rubati. e numerosi cartoni da imballaggio. Circostanze queste che hanno avvalorato i sospetti sul soggetto che, interrogato a riguardo, ha fornito risposte vaghe ed elusive.
Nel corso della ispezione presso la sua abitazione, infine, la conferma definitiva: aperto il basculante del garage, infatti, gli agenti si sono imbattuti in un vero e proprio deposito, al cui interno sono state rinvenute 19 biciclette, hoverboard, attrezzatura da giardinaggio (tagliaerba, decespugliatori, motoseghe, motozappe), trapani, canne da pesca, utensili vari e finanche un motore di una imbarcazione. L’extracomunitario, che non ha potuto negare l’evidenza, ha ammesso le sue responsabilità confermando di aver ricevuto la refurtiva da suoi “fornitori” con l’intento poi di spedire il tutto in Moldavia per rimetterla in commercio – ovviamente clandestino – lontano da occhi indiscreti “vicentini”.
L’intero contenuuto del box, quindi, è stato posto sotto sequestro, mentre già da ieri gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura sono impegnati nel complicato lavoro di catalogazione della merce rinvenuta, incrociando i dati con le denunce presenti nella banca dati delle forze dell’ordine. Solo per il comparto biciclette, si è stimato in circa 7 mila euro il valore complessivo. Supera i 10 mila, invece, quello relativo al resto degli articoli di provenienza misteriosa, alcuni di particolare pregio.
Si tratta di bici il cui valore complessivo, ad una prima stima, si aggira intorno ai 7.000,00 euro, a cui va aggiunto il valore di tutto il resto della refurtiva (quasi 10.000 euro); tra i velocipedi ritrovati, infatti, alcuni di pregio e di particolare valore. “E’ in fase di allestimento – all’interno del sito della Questura di Vicenza – una pagina dedicata ai cittadini che avranno modo di visionare la merce rubata recuperata e, nel caso, tornarne in possesso. Nelle prossime ore seguirà una nota con il link della pagina da consultare”.