Preso uno dei pusher di coca della “Vicenza bene”: spacciava in bar e ristoranti del centro

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Decine di banconote e blocchi di cocaina presi in consegna dalla Gdf di Vicenza

Prime informazioni certe sull‘arresto di uno spacciatore di cocaina attivo nel centro di Vicenza, dove a lungo avrebbe agito indisturbato rifornendo di “polvere bianca” clienti di bar e ristoranti della città berica. Nella sua disponibilità la Guardia di Finanza ha trovato e poi sequestrato un quarto di chilogrammo di sostanza illecita, del valore allo smercio di circa 20 mila euro, oltre a 7.500 euro in denaro contante, in buona parte in “tagli” da 20 e 50 euro.

Da qualche settimana le Fiamme Gialle stavano portando avanti “indagini serrate”, come è stato definito il compendio di azioni finalizzate all’arresto del cittadino albanese ritenuto un punto di rifornimento di cocaina tra i più attivi a Vicenza. Da qualche giorno si trova in carcere, in attesa che un giudice disponga eventuali misure di custodia alternative.

L’uomo, del quale dalla sede di comando provinciale della GdF per il momento non si hanno altre indicazioni personali, si trova in stato di arresto in virtù delle manette scattate nei giorni scorsi in regime di flagranza di reato. Osservazioni e pedinamenti mirati avevano già portato a ritenerlo uno spacciatore assai “gettonato” nel cuore del capoluogo berico, attivo in particolare all’esterno di locali di ogni tipo, frequentati da (sulla carta) insospettabili che poi si sono rivelati consumatori abituali della sostanza da sballo. Tutti acquirenti in agenda del pusher albanese domiciliato nel Vicentino.

I 250 grammi di cocaina posti sotto sequestro erano in parte già suddivisi in piccole dose a pronto consumo dei clienti, in parte conservati sottovuoto. I finanzieri hanno proceduto alla doppia ispezione, con perquisizione personale e poi domiciliare nelle disponibilità del pusher i cui smartphone – due in tutto – sono stati presi in consegna allo stesso modo dai militari. Due potenziali “tesori”, in termini di acquisizione contatti utili per allargare il cerchio delle indagini e, l’aspetto più importante, poter accedere a dati utili per risalire a chi ha rifornito il distributore della città berica.