Riconosce l’ex-boss della Mala del Brenta sul giornale e lo denuncia: “Mi molestò in comunità”
Legge sulla stampa locale vicentina delle nuove denunce a carico di Giovanni Giada, 65enne pluripregiudicato in passato legato alla Mala del Brenta. E, riconoscendolo come l’uomo che l’aveva molestata più volte durante un periodo in una comunità di recupero, trova il coraggio di andare dai carabinieri e sporgere denuncia a sua volta.
E’ la terza in poco tempo, quella che i militari della stazione di Vicenza hanno depositato il 13 giugno alla Procura della Repubblica nei confronti di Giada, attualmente in carcere al San Pio X. L’uomo nei giorni scorsi è finito sulle cronache per la vicenda di una serie di molestie, tramite lettere molto pesanti, che durante il periodo di semilibertà (poi revocato) in una struttura vicentina aveva inviato a una giovane, sorella di un altro detenuto. L’ex fedelissimo di Felice Maniero, secondo gli inquirenti, era arrivato pure a pedinarla in autobus e in biblioteca. Letta la notizia, martedì un’altra ragazza di vent’anni si è recata al comando di Vicenza. Ai militari la 20enne, che risiede in provincia, ha raccontato un’altra storia di violenza: nei mesi scorsi, durante un periodo trascorso in una struttura comunitaria, aveva avuto modo di conoscere l’uomo il quale, approfittando di quelle occasioni nelle quali erano soli, l’aveva ripetutamente importunata fisicamente con palpeggiamenti ed approcci a sfondo sessuale. L’attività di indagine è tuttora in corso di svolgimento. L’invito rivolto dagli inquirenti a tutte le persone che abbiano avuto a che fare con il pregiudicato, nel caso abbiano subito attenzioni sgradite, è quello di rivolgersi, senza timore, presso la più vicina stazione dei carabinieri e fare denuncia.